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Prezzi alla produzione e all’importazione in calo in agosto

(Keystone-ATS) Prezzi alla produzione e all’importazione nuovamente in calo, anche nel mese di agosto. Il relativo indice calcolato dall’Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 90,7 punti, con una flessione dello 0,7% rispetto a luglio e del 6,8% su base annua.

La contrazione sull’arco dei dodici mesi è in linea con quella di luglio (-6,4%) , che aveva fatto seguito a giugno (-6,1%), maggio (-6,0%), aprile (-5,2%), marzo (-3,4%), febbraio (-3,6%) e gennaio (-2,7%), mese in cui la Banca nazionale svizzera ha abbandonato la soglia minima di cambio con l’euro.

Tornando al periodo in rassegna, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione – che mostra l’evoluzione dei prodotti indigeni – si è assistito a una contrazione dello 0,6% a livello mensile e del 4,8% sull’arco di dodici mesi, con un indice a 93,4 punti. Rispetto a luglio sono scesi in modo particolare i prezzi dei prodotti chimici e farmaceutici, nonché dei prodotti petroliferi. Sono invece aumentati latte, carta e prodotti in materie plastiche.

La nuova realtà determinata dal franco forte ha avuto un impatto maggiore sul secondo sottoindice, quello dei prezzi all’importazione, che mostra l’evoluzione dei prezzi dei prodotti provenienti dall’estero: in agosto è infatti sceso a 84,9 punti, con una diminuzione mensile dell’1,0% e annuale di ben l’11,2%. Gli unici prodotti che costavano di più rispetto a luglio erano cereali, agrumi, carta, prodotti in materie plastiche e computer.

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