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Primo maggio: lavoratori “fanno festa” il primo maggio da 125 anni

(Keystone-ATS) I lavoratori sono scesi in strada per la prima “giornata internazionale dei lavoratori” 125 anni fa. Un anno prima la Seconda internazionale socialista aveva invitato a manifestare per una giornata di lavoro di otto ore.

Anche in Svizzera i salariati hanno chiesto orari più leggeri il primo maggio 1890.

Il Paese è uno dei rari, in Europa, con una tradizione ininterrotta di celebrazioni del primo maggio, secondo il “Dizionario storico della Svizzera”. Queste combinano manifestazioni politiche e sindacali con la festa. Quest’anno si terranno una cinquantina di eventi in tutta la Svizzera.

I primi anni partecipare ai festeggiamenti non era privo di rischi: gli incontro erano spesso organizzati durante le ore di lavoro e i salariati potevano incorrere in sanzioni. Ma da metà degli anni 90 del XIX secolo essi ottennero sempre più spesso un congedo non remunerato per assistere alla manifestazione.

A partire dal 1900, l’affluenza di diverse migliaia di lavoratori alle feste cittadine del Primo maggio conferì loro maggior peso politico. In seguito allo sciopero generale del 1918, i sindacati scelsero il primo maggio 1919 come data di riferimento per l’introduzione della settimana di 48 ore.

In seguito la partecipazione alla Festa del lavoro si ridusse, toccando il livello più basso durante la Seconda guerra mondiale, dal momento che la censura era persino applicata agli slogan.

Durante la Guerra fredda, il Primo maggio riprese vigore, ma in modo più apolitico.

Il movimento ha beneficiato di ulteriore nuovo slancio a metà degli anni 1960, con la partecipazione dei lavoratori stranieri e la comparsa di nuovi movimenti sociali.

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