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Pro Juventute: misure per proteggere giovani da “sextortion”

(Keystone-ATS) Pro Juventute chiede che misure preventive contro il cosiddetto fenomeno della “sextortion” su Internet siano integrate nel nuovo piano di studi 21, posto in consultazione fino alla fine dell’anno. Secondo la fondazione, è indispensabile che i giovani imparino a proteggersi dai nuovi pericoli dei media.

“Oggi per i giovani navigare in rete può essere più rischioso che gironzolare di notte in una grande città. Una maggiore consapevolezza dei pericoli del web è assolutamente necessaria, sia a casa che a scuola”, spiega Urs Kiener, psicologo infantile e giovanile di Pro Juventute.

I ragazzi devono non soltanto proteggersi meglio contro le minacce in rete, ma anche imparare a chiedere aiuto quando ne hanno bisogno. L’introduzione del piano di studi 21 permette finalmente di affrontare temi urgenti: oggi, l’insegnamento delle competenze nell’uso dei media dovrebbe essere una materia alla stessa stregua della lettura e della scrittura, sottolinea la fondazione.

Nell’ambito della procedura di consultazione per il nuovo piano di studi, Pro Juventute chiede quindi un’integrazione adeguata della materia “competenze mediatiche” che deve andare oltre l’apprendimento di conoscenze informatiche puramente tecniche.

Il fenomeno della “sextortion” è balzato tristemente agli onori della cronaca dopo il recente caso del tragico suicidio di un giovane scozzese di 17 anni. Era stato sedotto su Internet da una giovane donna, davanti alla quale si era mostrato in posizioni esplicite. Complici della donna avevano poi minacciato l’adolescente di pubblicare sue immagini compromettenti. Il giovane si era gettato da un ponte.

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