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Progetto “Difesa terra-aria” riparte da zero

Il consigliere federale Guy Parmelin KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Il consigliere federale Guy Parmelin ha informato oggi il governo che il progetto “Difesa terra-aria 2020” (DTA, noto anche con la sigla tedesca BODLUV), attualmente sospeso, sarà definitivamente abbandonato.

Contemporaneamente saranno creati i presupposti per l’avvio di un nuovo programma.

Il progetto era stato sospeso il 22 marzo 2016, in attesa di ricevere una panoramica adeguata della difesa aerea, la quale è stata fornita con un rapporto pubblicato alla fine dello scorso maggio. Inoltre, il gruppo di accompagnamento per la valutazione e l’acquisto di un nuovo aereo da combattimento ha espressamente richiesto in una delle sue raccomandazioni che sia avviata una nuova valutazione di un sistema di difesa terra-aria a lunga gittata, si legge in un comunicato governativo odierno.

Decidendo di chiudere formalmente il progetto DTA 2020, il responsabile del Dipartimento della difesa (DDPS) segue la raccomandazione del gruppo di accompagnamento. Contemporaneamente saranno creati i presupposti per ridefinire dal punto di vista concettuale il progetto per un sistema di difesa terra-aria a lunga gittata; ciò avverrà sulla base dei parametri fondamentali descritti nel rapporto già citato.

Il DDPS proporrà presumibilmente ancora quest’anno al Consiglio federale di adottare una decisione di principio sul rinnovo dei mezzi per la protezione dello spazio aereo. L’obiettivo dei lavori preliminari è di consentire l’avvio tempestivo del nuovo progetto sulla base di tale decisione.

Il progetto DTA, secondo un rapporto esaminato lo scorso aprile dal governo, era stato sospeso poiché vi erano incertezze riguardanti i costi: nel 2013 erano previsti 500 milioni di franchi per il sistema complessivo (corta e media gittata), mentre nell’estate del 2015 le offerte con stime approssimative arrivavano a 700 milioni per due sistemi parziali. Per un ulteriore sistema parziale era necessario prevedere costi supplementari pari a circa 100 milioni di franchi.

Nel 2016 i membri dell’organo di sorveglianza del progetto si sono pronunciati a favore di una variante combinata, che contemplava due sistemi. I costi preventivati nel messaggio sull’esercito di quell’anno ammontavano a 1,1 miliardi di franchi solo per i sistemi a media gittata. Per il progetto globale non erano state presentate stime attendibili. L’evoluzione dei costi era stata quindi giudicata non accettabile.

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