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Pussy Riot: Medvedev frena su amnistia, “reati comuni”

(Keystone-ATS) Si affievoliscono le speranze di una possibile clemenza per le Pussy Riot e per l’ex capo della Yukos Mikhail Khodorkovsky, ventilata dopo l’annuncio mercoledì del presidente russo Vladimir Putin di una amnistia entro l’anno per il 20esimo anniversario della Costituzione russa. Mentre la procura lancia nuove accuse contro l’ex oligarca caduto in disgrazia.

“I personaggi che di solito vengono citati oggi, anche se si oppongono al potere, sono in cella non per le loro convinzioni politiche ma per aver violato l’ordine pubblico”, ha detto oggi il premier russo Dmitri Medvedev in un’intervista alle tv nazionali.

A suo avviso in Russia “non esistono prigionieri politici”, e il popolo non sarebbe propenso ad accettare atti di amnistia verso chi ha commesso crimini di “violenza, teppismo o furto”: esattamente le imputazioni che hanno portato alla condanna di alcuni militanti dell’opposizione per i disordini di piazza Balotnaya, a quella di Nadezhda Tolokonnikova e Maria Aliokhina nel 2012 a due anni, e dell’ex uomo più ricco di Russia a 14 anni di prigione.

Ma se le due Pussy Riot, la cui pena scade a marzo 2014, potrebbero essere “graziate” da Putin in vista delle Olimpiadi di Soci in quanto madri di due figli piccoli e colpevoli di crimini non gravi, a veder sfumare più di tutti le prospettive di una liberazione è proprio Khodorkovsky. In teoria dovrebbe essere liberato ad agosto prossimo.

Ma, colpevole di crimini seri (frode fiscale e furto di petrolio), “probabilmente non rientrerà nell’imminente amnistia”, ha detto oggi il vice procuratore generale russo Alexander Zviagintsev, spiegando che questi è indagato in relazione a “diversi casi penali” che hanno “una buona prospettiva giudiziaria”.

Mentre una fonte vicina al caso rivela che il cosiddetto “terzo caso Khodorkovsky” più volte ventilato dai media sarebbe stato separato dal fascicolo principale del caso Yukos, e nel quadro di una nuova inchiesta l’ex magnate sarebbe accusato di riciclaggio per oltre 10 miliardi di dollari.

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