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Quim Torra rischia la Generalitat, Sanchez in bilico

Il Consiglio elettorale centrale spagnolo ha deciso di destituire il presidente della Generalitat della Catalogna Quim Torra. KEYSTONE/EPA/ell MLP GD sda-ats

(Keystone-ATS) Trema il nascente governo Sanchez dopo il riaccendersi di tensioni con gli indipendentisti catalani a pochi giorni dalla data fissata per la fiducia in Parlamento che conta su una concordata astensione di Erc, il partito della sinistra catalana.

La giunta elettorale centrale spagnola ha deciso che il presidente del governo catalano Quim Torra sia estromesso dal Parlamento dopo una condanna all’interdizione dai pubblici uffici per 18 mesi, condizione che dovrebbe portarlo a lasciare anche la presidenza della Generalitat.

La stessa giunta conferma che Oriol Junqueras, in carcere dal 2017 per il tentativo di secessione, non potrà ricoprire la carica di deputato al Parlamento europeo. Nello stesso giorno il Psoe, nel ratificare l’accordo con l’Erc, precisa che “non ci sarà alcun referendum per l’autodeterminazione della Catalogna”.

Quim Torra contesta la decisione, avendo già presentato ricorso contro la sentenza alla Corte suprema. E la Erc convoca per dopodomani una riunione straordinaria del suo esecutivo nazionale per “analizzare la decisione della giunta elettorale nazionale, coordinare la risposta e valutare le conseguenze sul calendario politico immediato”.

Ora c’è chi teme che un riesplodere delle tensioni indipendentiste possa mettere a rischio l’intesa faticosamente trovata tra Psoe e sinistra catalana per far nascere martedì 7 gennaio, dopo nove mesi di gestazione e due elezioni, il nuovo governo Sanchez.

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