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Raddoppio Gottardo, più sicurezza, ma anche più ingorghi

(Keystone-ATS) L’eventuale costruzione di una seconda canna al San Gottardo, tema in votazione il 28 di febbraio, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: a fronte di un aumento della sicurezza nel traforo, si avrebbe un sensibile incremento del traffico

Sono questi i risultati cui giunge uno studio ordinato dal comitato “No al raddoppio del Gottardo”, e i cui risultati sono stati in parte anticipati oggi dal “Tages-Anzeiger”, di Senozon, uno “spin-off” del Politecnico federale di Zurigo.

Stando a una nota odierna del comitato contrario al raddoppio, con una seconda canna il Ticino “verrebbe ancora più invaso e i tempi di percorrenza nelle ore di punta si allungherebbero”.

I problemi di traffico travalicherebbero i confini del cantone a Sud delle Alpi: stando agli specialisti di Senozon, sulla tangenziale ovest di Zurigo di giorno ci sarebbe un ingorgo continuo, mentre nella regione di Lucerna e fino ad Altdorf il traffico collasserebbe. Oltre a ciò, a causa del blocco del traffico sull’Altipiano, “il traffico dai passi del San Bernardino e del Sempione aumenterebbe persino di più che al Gottardo”.

Citato dal quotidiano svizzerotedesco, Michael Balmer di Senozon spiega tale fenomeno proprio con un aumento dell’affidabilità del tunnel dovuta al raddoppio: una galleria più sicura potrebbe, “paradossalmente”, generare più traffico. Sempre citato dal “Tagi”, l’ingegnere del traffico Klaus Zweibrücken giunge alle medesime conclusioni: egli ritiene verosimile un aumento del traffico nell’ordine dell’1-2%. Il pericolo di code, specie durante le vacanze di Pasqua, potrebbero aumentare.

Per quanto attiene all’impatto del secondo tubo sul traffico in generale, secondo Senozon a venire maggiormente toccati sarebbero la regione di Lucerna fino ad Altdorf (UR). A causa dei camion in transito, ogni pendolare sarebbe in viaggio più lungo, oltre al carico di traffico già oggi enorme, si legge nel comunicato.

Sull’asse nord-sud, l’aumento del traffico di transito provocherebbe maggiori ingorghi nelle ore di punta, ossia tra le 06.00 e le 08.00 del mattino, a causa dell’aumento dei camion sulle strade. Sarebbero fortemente toccate le località di Emmen/Lucerna e Mendrisio.

Fra Mendrisio e Bellinzona, la situazione già critica peggiorerebbe ulteriormente, specie tra le 16.00 e le 19.00. Il tempo di viaggio si allungherebbe anche per chi dal Ticino si recasse nel nord della Svizzera.

Il rapporto giunge alla conclusione che basterebbe un incremento del traffico di un modesto 3%, ossia di 500 veicoli in più al giorno, per annullare il guadagno in materia di sicurezza ottenuto grazie al raddoppio. Il numero di morti diminuirebbe all’interno della galleria, ma aumenterebbe infatti sul resto dell’A2 da Basilea a Chiasso.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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