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Raddoppio San Gottardo, calano i favorevoli, sondaggio SSR

(Keystone-ATS) Se le elezioni federali del 28 febbraio si fossero tenute dieci giorni fa, i cittadini avrebbero detto di sì al secondo tubo al San Gottardo (56%) – ma i favorevoli sono in calo, specialmente in Ticino – e all’iniziativa “Per il matrimonio e la famiglia” (53%).

Molta incertezza sull’espulsione degli stranieri che commettono reati e un chiaro no all’iniziativa “Contro la speculazione sulle derrate alimentari”.

E’ quanto emerge dal secondo sondaggio dell’istituto gfs.bern per conto della SSR. Non si tratta di una previsione, avverte l’istituto, ma di una rilevazione delle intenzioni di voto espresse dai cittadini, il 55% dei quali ha detto che andrà a votare, una percentuale che se confermata risulterebbe superiore alla media (48% nel primo sondaggio). Il margine di errore si situa a più o meno 2,7%.

Espulsione stranieri

L’iniziativa dell’UDC è in bilico: verrebbe bocciata nella misura del 49% (i contrari sono cresciuti di 7 punti rispetto al sondaggio reso noto il 22 gennaio) e approvata con il 46% (-5), mentre gli indecisi sono il 5%. La tendenza è per il no, secondo l’istituto guidato dal politologo Claude Longchamp. Su questo tema domina la polarizzazione delle posizioni: a favore e senza tentennamenti si dicono gli elettori dell’UDC e i senza partito (tra costoro crescono i no). La maggioranza dei partiti, dai Verdi ai Liberali radicali, sono contrari all’iniziativa “Per l’attuazione dell’espulsione degli stranieri che commettono reati (Iniziativa per l’attuazione)”. Rispetto a gennaio cresce il no nel PPD (dal 45 al 63%) e tra i socialisti (+10 punti percentuali).

Matrimonio e famiglia

I favorevoli o piuttosto favorevoli all’iniziativa promossa dal PPD “Per il matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate”, si attestano al 53%, con un calo di 14 punti rispetto a gennaio, i contrari sono il 38% (+17 punti), mentre gli indecisi rappresentano il 9%. Per il momento quindi, secondo gfs.bern, prevale leggermente il sì, ma la tendenza è per il no. Decisamente a favore dell’iniziativa risultano gli elettori PPD (ma in calo di 6 punti) e UDC (+3 punti), mentre i sostenitori delle altre formazioni politiche dicono di no (Verdi liberali, PS e PLR). I senza partito sono propensi a dire di sì nella misura del 46% (+3 punti). Altro dato, di tutta evidenza: le coppie sposate e quelle che vivono in unione registrata dicono di voler approvare l’iniziativa

Derrate alimentari

L’iniziativa promossa da Gioventù socialista “Contro la speculazione sulle derrate alimentari”, stando alle intenzioni di voto, verrebbe bocciata con il 54% dei voti (+15 punti in un mese). L’approverebbe soltanto il 31%, ma i favorevoli sono calati di ben 17 punti, per quanto ci sia un 15% di indecisi. C’è un notevole divario regionale tra chi intende bocciare il testo e chi esprime esitazione. Donne, giovani e persone con basso livello formativo manifestano più simpatia per l’iniziativa. Chiaramente contro si dicono gli elettori di PLR, seguiti da quelli PPD e UDC. Nettamente a favore Verdi e socialisti. Secondo l’istituto di sondaggio la bocciatura del testo è assai probabile.

Raddoppio San Gottardo

Se nel primo sondaggio il 64% dei cittadini si era detto a favore o tendenzialmente a favore della costruzione di un secondo tubo al San Gottardo in vista del risanamento dell’attuale galleria autostradale, ora i favorevoli sono scesi al 56%, con un calo di 8 punti; i contrari si attestano al 39% (+10 punti) e gli indecisi rappresentano soltanto il 5% (-2), a indicare che le opinioni, sia dei favorevoli che dei contrari, sono ben definite. Secondo l’istituto, a tre settimane dal voto prevale il sì, ma la tendenza è leggermente per il no, cosa che risulterebbe eccezionale per un’indicazione che viene dal governo.

Il 70% (74% a gennaio) degli elettori PLR è a favore del raddoppio, così come il 69% (80%) di quelli UDC. Dovrebbe dire sì anche il 64% dei simpatizzanti PPD (-4 punti), mentre nettamente contrari sono i Verdi (86%) e i socialisti (65%). Il sì al raddoppio verrebbe pure dai senza partito (58%), ma tra di loro l’intenzione di dire un netto no è cresciuta di 18 punti.

Nella Svizzera tedesca i favorevoli rappresentano il 58% (-8 punti percentuali), nella Svizzera italiana il 51% (-25 punti) e in Romandia il 47% (-6). Il sì quindi è tutt’altro che assicurato, rileva gfs.bern, che per il Ticino parla di una forte mobilitazione dei contrari. Chi possiede più vetture è a favore del secondo tubo (68%); chi invece non ne ha neppure una è contrario (55%). Tra chi ne possiede soltanto una prevale un sì risicato, ma i contrari sono in aumento.

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