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Raddoppio San Gottardo: commissione deciderà solo in febbraio

(Keystone-ATS) La commissione dei trasporti degli Stati deciderà solo in febbraio sulla costruzione di una seconda canna al San Gottardo, come chiede il Ticino con una iniziativa e il “senatore” Filippo Lombardi (PPD/TI) con una mozione. Tale rinvio, indica una nota odierna dei Servizi del parlamento, servirà alla commissione per sentire i cantoni maggiormente toccati dai lavori di risanamento della galleria autostradale: Ticino, Uri, Vallese e Grigioni.

Nella nota, la commissione ha preso atto dei diversi scenari presentati dall’Ufficio federale delle strade (USTRA) circa i tempi, gli aspetti tecnici e i costi del risanamento di questo importante collegamento stradale. La commissione è d’accordo con l’accelerazione del processo di decisione così come proposto dalla consigliera federale Doris Leuthard.

Stando a uno studio redatto dall’Istituto di ricerche economiche di Basilea su incarico del “Comitato per il completamento del Gottardo”, i lavori di risanamento comporteranno costi economici irreversibili. Le aziende ticinesi potrebbero essere costrette a trasferire a Nord delle Alpi parte delle infrastrutture e del personale.

Il documento sostiene che l’unica soluzione percorribile per minimizzare l’impatto negativo dei lavori sull’economia è la costruzione di un seconda canna prima del risanamento di quella attuale.

L’Iniziativa delle Alpi non è d’accordo con queste previsioni. A parere di questa associazione, con l’apertura della nuova galleria di base, la ferrovia disporrà di abbastanza capacità per assorbire il traffico, durante i periodi di chiusa del tunnel stradale, grazie a un sistema di navette per le automobili e per i mezzi pesanti. Se la chiusura dovesse comportare conseguenze economiche negative per Ticino e Uri, bisognerebbe risarcire in modo mirato le imprese toccate.

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