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Raduno UDC zurighese all’Albisgüetli, ospite Simonetta Sommaruga

(Keystone-ATS) Si è tenuto ieri sera il tradizionale raduno dell’UDC zurighese all’Albisgüetli. Dopo il discorso di Christoph Blocher, ha preso parola la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga (PS), ospite della manifestazione. La consigliera federale ha affermato che il diritto d’asilo e il riconoscimento da parte della Svizzera della Convenzione internazionale dei diritti umani non sono negoziabili, invitando i membri dell’UDC a non “giocare col fuoco trasmettendo messaggi confusi”.

Facendo riferimento al terrorismo e ai recenti avvenimenti in Francia e Belgio, Sommaruga ha lanciato un appello al rispetto della libertà d’espressione: “Ciò che può accadere quando non vi è più dialogo, quando l’odio e il disprezzo prendono il posto della tolleranza lo abbiamo visto dieci giorni fa in occasione degli attentati di Parigi. La diversità e il rispetto dell’opinione del prossimo costituiscono valori supremi in ogni democrazia.”

Christoph Blocher ha invece scelto “Apparenza e realtà” come titolo del suo intervento sottolineando che l’incontro dell’Albisgüetli deve occuparsi delle vere “preoccupazioni e necessità della popolazione” e non di semplici banalità. Il vice presidente dell’UDC ha invitato il Consiglio federale a rispettare la democrazia diretta.

Blocher ha ribadito la richiesta di mettere in atto le iniziative per l’espulsione dei criminali stranieri e contro l’immigrazione di massa. Ha nuovamente denunciato la preponderanza del diritto internazionale, sottolineando l’esigenza del partito di lanciare l’iniziativa che preconizza la preminenza in Svizzera del diritto elvetico su quello internazionale.

Giunto alla 27esima edizione, al raduno che si è tenuto nella sala della Società di tiro di Zurigo, si sono annunciati quest’anno circa 1100 tra membri del partito e ospiti, meno quindi dell’anno scorso, quando i partecipanti erano stati 1400.

Nel suo intervento di benvenuto il presidente dell’UDC del cantone di Zurigo, il consigliere nazionale Alfred Heer, ha puntato il dito contro la sinistra accusandola di essersi offerta un posto al caldo nell’Autorità cantonale di protezione dei minori e degli adulti (AMPA). Questa organizzazione era stata al centro di polemiche dopo che la sera del primo gennaio una donna di 27 anni ha ucciso i suoi due bimbi di 2 e 5 anni a Flaach (ZH).

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