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Raggi X per scoprire segreti della Gioconda

(Keystone-ATS) PARIGI – La Gioconda e altri sei dipinti di Leonardo da Vinci sono appena stati scannerizzati ai raggi X da un gruppo di ricercatori francesi. L’obiettivo, secondo quanto riportato dalla studio pubblicato oggi, era quello di scoprire la composizione e lo spessore di ogni strato di pittura, con particolare attenzione ai volti.
Le nuove analisi effettuate dall’equipe di Philippe Walter del Laboratorio del centro di ricerca e restauro dei Musei di Francia, hanno quindi messo in luce come veniva applicato il cosiddetto ‘sfumato’. E’ emerso che strati di pittura finissimi e sovrapposti, spesso invisibili a occhio nudo, sono stati applicati per attenuare i contorni e per addolcire i passaggi tra luce ed ombra sui volti.
Tutti i sette dipinti attribuiti a Leonardo studiati (oltre alla Gioconda, L’Annunciazione, La Vergine delle rocce, La dama con l’ermellino, Bacco e Sant’Anna, La Madonna col bambino, San Giovanni Battista) sono stati analizzati direttamente nelle sale del Museo del Louvre.
Per determinare la composizione e lo spessore di ogni strato di materia a livello dei nove volti, sono stati utilizzati spettri di fluorescenza a raggi X, un particolare metodo di analisi chimica che non necessita di prelevare campioni di colore sulla tela. Le analisi sono state realizzate in collaborazione con l’European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble, nell’Ovest della Francia.

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