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Raoul Weil: giustizia Usa ha agito per ragioni politiche

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 novembre 2014 - 12:01
(Keystone-ATS)

L'ex numero tre di UBS Raoul Weil, assolto alcuni giorni fa dall'accusa di complicità di frode fiscale negli Stati Uniti, sospetta che dietro il procedimento penale nei suoi confronti si celino in realtà motivazioni politiche. Accusa la giustizia statunitense di utilizzare una tattica di logoramento.

"Si è voluto mettere UBS in ginocchio e forzare il governo svizzero ad abbandonare il segreto bancario, e l'obiettivo è stato raggiunto", dichiara in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag l'ex banchiere, assolto dopo un processo di tre settimane in Florida.

Stando a Weil, il suo caso dimostra che i conti non dichiarati di principio sono "completamente legali". "Se le decisione del giudice fosse stata presa prima, probabilmente il numero di banche svizzere dichiaratesi nella categoria 2 del programma americano di regolarizzazione fiscale sarebbe stato meno folto". Alcuni istituti hanno agito per paura, sostiene l'ex quadro di UBS.

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