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Rapite collaboratrici ONG svizzera

(Keystone-ATS) Sconosciuti hanno rapito cinque collaboratori dell’associazione umanitaria svizzera Medair nella regione del Badakhshan, nel nord est dell’Afghanistan. Lo ha dichiarato oggi all’agenzia dpa il portavoce del governatore della provincia Abdul Maruf Rasekh. Fra le persone sequestrate vi sono una britannica e una kenyana.

I cooperanti si trovavano in viaggio a cavallo dal distretto di Yaftal a quello del Raghestan, quando un gruppo armato li ha fermati e sequestrati. Il portavoce ha sostenuto che i talebani non sono coinvolti nel sequestro. Bande criminali sono attive nella regione e agiscono per ottenere un riscatto.

Oltre alla britannica e alla kenyana, sono stati rapiti tre traduttori afghani. I cinque erano diretti ad “una clinica posta in una zona dove le strade sono state distrutte da inondazioni”, ha spiegato un portavoce della polizia locale.

Secondo l’ONG ANSO, specializzata nella sicurezza delle organizzazioni umanitarie, i rapitori appartengono a un “gruppo di opposizione armato” del distretto dello Shahr-e-Bozorg, dove i sequestrati sono stati presumibilmente portati.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha dichiarato di “essere a conoscenza delle informazioni pubblicate dai media”, ma di non poter dare maggiori dettagli: “chiarimenti” sono in corso. Contattata dall’ats, Medair non ha voluto commentare l’accaduto.

Medair è attiva in Afghanistan dal 1996. L’ONG con sede ad Ecublens (VD) impiega 15 collaboratori internazionali e 175 a livello locale, si legge sul sito Internet dell’associazione. L’obiettivo è “aiutare i più vulnerabili e le popolazioni più isolate, rispondendo ai bisogni delle persone che soffrono di povertà cronica o a causa di catastrofi naturali”.

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