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Residenze secondarie: no a misure per aumentare occupazione

(Keystone-ATS) Lo Stato non deve prendere misure vincolanti per migliorare il tasso di occupazione delle residenze secondarie. Con 22 voti contro 14, la Camera dei cantoni ha bocciato oggi una mozione del Nazionale che chiedeva di elaborare proposte per lottare contro il fenomeno dei “letti freddi”, favorendo in particolare le locazioni per vacanze.

Viste le restrizioni alla costruzione di residenze secondarie, è necessario prendere disposizioni per continuare a rispondere alla domanda. Favorire l’occupazione degli alloggi esistenti è una buona soluzione per sostenere il settore turistico e sfruttare appieno il potenziale economico, ha spiegato Didier Berberat (PS/NE) a nome della commissione.

Non è compito dello Stato affittare appartamenti, ha replicato Georges Theiler (PLR/LU), aggiungendo che solo in casi di assoluta necessità debba essere ostacolata la libertà dei proprietari. “Questi ultimi hanno costruito residenze secondarie per le loro necessità e non per affittarle”.

L’iniziativa Weber peggiora lo sviluppo economico delle regioni periferiche e potrebbe far scomparire 15’000 impieghi, ha messo in guardia René Imoberdorf (PPD/VS). La mozione, ha poi rilevato senza successo, chiede semplicemente al governo di elaborare delle proposte per favorire una migliore occupazione e il parlamento potrà sempre opporsi.

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