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Retribuzioni abusive: lodi a ordinanza ma anche alcune critiche

(Keystone-ATS) L’ordinanza d’applicazione dell’iniziativa Minder sulle retribuzioni abusive – accolta da popolo e Cantoni lo scorso 3 marzo – piace a tutti i partiti e anche della Federazione delle imprese svizzere economiesuisse. Solo alcune disposizioni e il titolo vengono criticati. Il testo varrà fino a quando entrerà in vigore la legge d’applicazione.

L’ordinanza è fedele al testo costituzionale, aveva annunciato a giugno la ministra di giustizia e polizia Simonetta Sommaruga dando il via alla consultazione. L’insieme dei partiti sono d’accordo su questo punto: non allontanandosi dal testo dell’iniziativa lanciata dall’imprenditore sciaffusano e consigliere agli Stati Thomas Minder (senza partito, ma appartenente al gruppo UDC), l’ordinanza rispetta la volontà popolare, sostengono.

Alcuni punti sono tuttavia criticati: il PLR rifiuta la disposizione che dà agli azionisti la competenza di eleggere il consiglio di amministrazione.

Al contrario il PS e i Verdi intendono dare più potere agli azionisti. Questi dovrebbero avere la facoltà di proporre un modello di retribuzione per il consiglio di amministrazione, la direzione e il consiglio consultivo nel caso in cui rifiutassero quello presentato dal consiglio di amministrazione.

PPD e PBD criticano le sanzioni penali previste dall’ordinanza. Spetta alle due commissioni degli affari giuridici del parlamento stabilire le pene, ha indicato all’ats Caroline Brennecke, coordinatrice romanda del PBD.

L’UDC, come gli altri partiti borghesi ed economiesuisse, ritiene che il titolo dell’ordinanza non sia adeguato: invece di “retribuzioni abusive”, sarebbe più sensato parlare di rafforzamento dei diritti degli azionisti.

Le istituzioni di previdenza considerano il progetto equilibrato in quanto non genera oneri troppo gravosi. L’ordinanza concede loro il diritto ad astenersi e anche a rinunciare a esercitare il loro diritto se ciò è nell’interesse degli assicurati, dichiara soddisfatta l’Associazione svizzera delle istituzioni di previdenza (ASIP).

Da parte loro, PS e Verdi criticano invece questo punto: chiedono che le istituzioni di previdenza possano astenersi solo eccezionalmente.

Il comitato dell’iniziativa prenderà posizione prossimamente. In una breve intervista alla “Liberté” di ieri, Thomas Minder si è detto fondamentalmente d’accordo con il progetto.

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