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Ricercatori Usa, plastica si può convertire in carburante

Il metodo potrebbe aiutare a riciclare milioni di tonnellate di plastica che inquinano terre e acque Keystone/EPA/FRANCIS R. MALASIG sda-ats

(Keystone-ATS) Un team di ricercatori dell’Università della California Irvine ha sviluppato un nuovo processo chimico in grado di degradare materiali plastici in polietilene in combustibili liquidi e cere.

Il metodo, spiegano i ricercatori nell’articolo su Science Advances, potrebbe aiutare a riciclare milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno e a trasformarle anche in “carburante” per le macchine o in cere usate nei processi di produzione industriale.

La plastica costituisce una parte importante dei rifiuti dell’uomo. I materiali in polietilene e propilene costituiscono oltre il 60% del totale della plastica contenuta nei rifiuti solidi urbani. E, come se non bastasse, il polietilene è molto difficile da degradare senza trattamenti speciali.

La nuova tecnica sviluppata dall’ateneo californiano riesce a rimescolare gli idrocarburi presenti nel polietilene usando dei reagenti leggeri e poco costosi e i ricercatori sottolineano che diversi tipi di polietilene possono così essere completamente degradati nel giro di una giornata. Il metodo è stato testato con prodotti in plastica comuni, dalle bottiglie alle pellicole delle confezioni alimentari, alle buste della spesa.

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