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Ridurre disuguaglianze tassando l’1% della popolazione più ricca

La presidente di Gioventù socialista Tamara Funiciello vuole tassare popolazione più ricca KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Tassare maggiormente la ricchezza per distribuirla ai redditi medi e bassi.

È l’idea perseguita da un’iniziativa popolare presentata oggi da Gioventù socialista detta del “99%”, con cui si mira a racimolare da 5 a 10 miliardi di franchi dall’1% della popolazione abbiente che vive grazie ai redditi generati dai capitali investiti.

Ottenuto il nullaosta dalla Cancelleria federale, oggi a Berna sulla Piazza federale si è dato il via alla raccolta delle sottoscrizioni al motto “Il denaro non lavora. Noi sì”. Ieri si è avuto un assaggio degli obiettivi dell’iniziativa quando un manipolo di Giovani socialisti ha inscenato una manifestazione davanti alla residenza dell’imprenditrice, nonché consigliera nazionale UDC, Magdalena Martullo Blocher.

Per assicurare una migliore distribuzione della ricchezza, la proposta di modifica costituzionale intitolata “Sgravare i salari, tassare equamente il capitale” intende imporre con un tasso del 150% (fattore 1,5), quella parte di reddito da capitale – dividendi, guadagni da interessi o affitti dedotti i costi di manutenzione e gestione – superiore a una soglia definita per legge.

Per garantire che i piccoli risparmiatori non vengano danneggiati dall’iniziativa si vuole introdurre un importo esente di 100 mila franchi. Esentati dalla maggiore tassazione sarebbero anche le pensioni assicurate dal primo e dal secondo pilastro.

Ciò fa sì che solo l’1% della popolazione verrebbe toccato dalla modifica costituzionale. I maggiori introiti per il fisco potrebbero servire per ridurre i costi degli asili nido oppure rafforzare i sussidi per pagare la cassa malattia.

Se una persona incassa 5,1 milioni di franchi sotto forma di reddito da capitale verrebbe tassata, dopo la deduzione di 100 mila franchi, su 5 milioni moltiplicati per il fattore 1,5. L’imposizione si farebbe quindi su 7,6 milioni e non su 5,1 milioni. Da una simile proposta i promotori si attendono maggiori entrate fiscali oscillanti tra 5 e 10 miliardi.

Gioventù socialista giustifica questo maggior prelievo con la concentrazione viepiù crescente della ricchezza in poche mani. In Svizzera l’1% delle persone più abbienti possiede il 40% della ricchezza globale. Nel 2003, i Paperoni residenti nel nostro Paese detenevano 217 miliardi di franchi, somma salita a 485 miliardi dieci anni dopo. La base impositiva dei dividendi dei grandi azionisti è solo del 60%. I salari di un impiegato di banca, di una cassiera o di un insegnante non hanno subito incrementi.

Del comitato promotore, oltre alla presidente di Gioventù socialista Tamara Funiciello, fanno parte anche il presidente del Partito socialista Christian Levrat, e i consiglieri nazionali Sibel Arslan (Verdi/BS), Samuel Bendahan (PS/VD), Marina Carobbio (PS/TI), Margret Kiener Nellen (PS/BE), Mattea Meyer (PS/ZH), Mathias Reynard (PS/VS) e Cédric Wermuth (PS/AG).

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