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Riforma III imprese: PS minaccia referendum

(Keystone-ATS) Il PS organizzerà un referendum sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese se i carichi fiscali andranno a scapito della popolazione. L’UDC vorrebbe invece andare oltre il progetto del Consiglio federale per mantenere un’adeguata capacità di concorrenza fiscale.

Il previsto “regalo fiscale” alle aziende costerebbe alla popolazione oltre un miliardo di franchi all’anno, critica il PS. Dopo le bugie dell’ex consigliere federale Hans-Rudolf Merz in occasione dell’ultima riforma, i cittadini non sono pronti a pagare il prezzo di doni fatti alle imprese, hanno sottolineato i socialisti. Simile la posizione dei Verdi.

Anche l’Unione sindacale svizzera (USS) vede favori fiscali eccessivi nei confronti delle aziende. Ancora una volta sarebbero le persone con uno stipendio normale a dover pagare, soprattutto con la decisione del governo di non includere una nuova imposta sugli utili di capitale su titoli.

Al contrario, l’UDC sostiene che le misure non sono sufficienti. Se la Svizzera vuole mantenere la concorrenza fiscale, e quindi il benessere e i posti di lavoro, devono essere maggiormente accentuate le compensazioni per l’abolizione della possibilità lasciata ai cantoni di essere fiscalmente attrattivi. La quota di tassazione sull’utile a livello federale dovrebbe ad esempio scendere dall’8,5% al 7,5%.

Il PPD si dichiara invece soddisfatto, sostenendo che il Consiglio federale ha applicato buona parte delle richieste fatte. Soprattutto l’eliminazione dell’imposta sugli utili di capitale su titoli è accolta positivamente dal partito. Tuttavia, preoccupazione viene espressa per l’eventuale spostamento del carico fiscale sulle spalle di persone fisiche, in particolare le famiglie.

Anche il PLR sostiene la riforma governativa. Alcuni punti sono però considerati migliorabili, e la competenza fiscale cantonale deve essere, dove possibile, mantenuta: ogni cantone deve infatti poter decidere cosa meglio si addice alla propria realtà. Alla Svizzera servono regole chiare e attrattive, e sarebbe positivo abbassare i tassi sull’utile a livello federale.

Economiesuisse – così come il PLR – si oppone alla mancata introduzione di un’imposta sull’utile con deduzione degli interessi, considerata un punto centrale della riforma per la creazione di un clima attrattivo per le imprese.

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