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Risanamento edifici: troppe richieste sussidi, accesso limitato

(Keystone-ATS) I sussidi per il risanamento energetico degli edifici hanno riscontrato troppo successo, le domande inoltrate sono infatti troppe per i soldi messi a disposizione. Per risolvere questo problema l’accesso alle sovvenzioni verrà limitato.

Nel 2010 – scrive il Programma Edifici della Confederazione e dei cantoni in una nota – sono state inoltrate quasi 30’000 domande di sussidio. Un dato decisamente più elevato rispetto alle 12’000-16’000 attese. Il trend non mostra inoltre segni di rallentamento: i contributi per l’intero 2011 sono infatti già esauriti.

Per “garantire la liquidità per l’intero periodo di dieci anni e ottimizzare gli effetti del Programma in termini di riduzione delle emissioni di CO2”, la Confederazione e i cantoni hanno pertanto deciso di rendere più restrittivo l’accesso ai sussidi.

Concretamente, il contributo minimo per richiesta viene innalzato da 1000 a 3000 franchi e il sussidio per la sostituzione di finestre viene abbassato da 70 a 40 franchi per metro quadrato. In questo modo, afferma la nota, si aumenta l’efficienza del Programma Edifici. L’abbassamento del contributo per la sostituzione di finestre rispecchia il rapido sviluppo della tecnica che ha portato a una diminuzione dei prezzi.

Nella nota viene comunque riconosciuto che le misure adottate possono in parte nuocere alla diffusione su larga scala del Programma. Viene però fatto notare che le esigenze dei “piccoli” richiedenti sono in conflitto con l’obiettivo centrale del progetto che è “l’impiego efficiente dei contributi per la riduzione delle emissioni di CO2”.

Il Programma Edifici è stato deciso dal Parlamento allo scopo di fornire un contributo sostanziale alla tutela dell’ambiente. Il progetto è finanziato con i proventi della tassa sul CO2 e con contributi cantonali. Per un periodo di dieci anni sono a disposizione da 280 a 300 milioni di franchi all’anno, 200 dei quali prelevati dalla tassa sul CO2 applicata ai combustibili.

Questo importo potrebbe presto salire a 300 milioni. A inizio mese, durante il dibattito sul controprogetto indiretto all’iniziativa “per un clima sano”, il Consiglio degli stati ha infatti approvato questo innalzamento. Il Nazionale deve ancora pronunciarsi.

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