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Road Map: difficile per Ticino entrare in gruppo di pilotaggio I-CH

(Keystone-ATS) Il desiderio del Canton Ticino di essere rappresentato nel gruppo di pilotaggio che dovrà concretizzare la “road map” tra Italia e Svizzera, in cui figura anche il nuovo regime di tassazione dei frontalieri, rischia di rimanere un sogno nel cassetto.

Stando alla deputazione ticinese alle Camere federali, vi sono grossi ostacoli che Bellinzona dovrà superare, dal momento che Roma e Berna hanno opinioni divergenti circa la presenza di rappresentanti regionali alle trattative.

Questo problema è stato sollevato dalla deputazione nel corso dell’incontro tenutosi la settimana scorsa con la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e il Segretario di Stato alle questioni finanziarie internazionali Jacques de Watteville.

Mentre la Costituzione svizzera prevede un coinvolgimento dei cantoni nella politica estera, l’Italia non conosce questo tipo di coinvolgimento per le regioni. La presenza di un rappresentante del Ticino dovrebbe quindi essere controbilanciata da un soggetto che parli a nome della Lombardia.

La presidente della deputazione Marina Carobbio Guscetti (PS) ha poi sottolineato il buon lavoro di gruppo portato avanti dai rappresentanti ticinesi sotto il “cupolone” quando sono in gioco gli interessi generali del Cantone. Tra i “colpi” riusciti, Carobbio ha citato la sospensione dell’esame, ancora a livello di commissione, della revisione dell’imposizione alla fonte del reddito da attività lucrativa.

Il lavoro riprenderà dopo la firma dell’accordo tra la Svizzera e l’Italia sulla tassazione dei frontalieri attesa per l’inizio dell’estate. Una volta conosciuti i termini dell’intesa, la deputazione non esclude di far pressione per ottenere miglioramenti nel progetto governativo sulla proposta di tassazione ordinaria. Ciò che preoccupa la deputazione non è tanto la possibilità che i frontalieri possano optare per l’imposizione ordinaria, e quindi ottenere sgravi fiscali come i contribuenti residenti, quanto l’aggravio amministrativo che ciò potrebbe generare per il Ticino. Stime indicano costi per 1,2 milioni di franchi.

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