Prospettive svizzere in 10 lingue

Russia: a Cremlino firma storica per unione euroasiatica

(Keystone-ATS) Con una firma per certi versi storica, i presidenti di Russia, Bielorussia e Kazakhstan hanno siglato oggi al Cremlino un pacchetto di documenti che segna la fase di avvio dell’Unione Euroasiatica, un progetto lanciato recentemente dal premier Vladimir Putin per creare una nuova comunità economica nell’ex spazio sovietico entro il 2015, sul modello della UE, con cui intende confrontarsi e dialogare.

I documenti sono stati firmati dal leader del Cremlino Dmitri Medvedev, dal presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko e da quello kazako Nursultan Nazarbaiev.

Le tappe e gli organi previsti dai documenti firmati oggi sono: Unione doganale, Spazio economico comune dal prossimo gennaio e infine Unione Euroasiatica, con una Commissione ad hoc ed altri organi come il Consiglio e il Collegio.

I tre leader, in particolare, hanno firmato una dichiarazione sull’integrazione economica euroasiatica (Eec) e un trattato sulla commissione economica euroasiatica.

La dichiarazione scandisce le varie tappe in programma, con il passaggio dell’attuale Unione doganale tra Mosca, Minsk e Astana, a partire dal prossimo gennaio, ad uno spazio economico comune (Ces) basato sulle regole del Wto e aperto a nuovi Paesi.

L’Unione economica euroasiatica è indicata come l’obiettivo finale. La Commissione, invece, avrà la supervisione dei vari processi di integrazione e, secondo quanto precisato in precedenza da una fonte del Cremlino, “nell’era post-sovietica giocherà il ruolo di organo neutrale sovranazionale, al quale saranno ceduti gradualmente poteri nazionali”.

La Commissione prenderà decisioni in un quadro che esclude il predominio di uno Stato sugli altri e coinvolgerà due livelli: il Consiglio e il Collegio.

Il primo comprenderà i premier e regolerà in generale i processi di integrazione nell’Unione doganale e nello spazio economico comune, mentre il il secondo includerà rappresentanti dei paesi membri con lo status di dirigenti indipendenti internazionali.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR