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Russia: Mosca in ginocchio per cappa fumo nocivo

(Keystone-ATS) MOSCA – Mosca sempre più in ginocchio a causa della fitta cappa di fumo acre e nocivo che la opprime ormai da quasi due settimane, con un forte peggioramento da mercoledì scorso. Anche stamane la visibilità è fortemente ridotta (talvolta sotto i 100 metri), ma gli aeroporti di Sheremietevo e Domodiedovo per ora funzionano, e solo quello di Vnukovo registra qualche ritardo.
Secondo il servizio meteo, le temperature dovrebbero raggiungere i 37-39 gradi nella capitale e i 35-40 nella regione, devastata da fine luglio come gran parte della Russia europea da incendi di foreste e torbiere che gli oltre 150 mila uomini della protezione civile non riescono a domare. I russi confidano solo nella pioggia per scacciare l’incubo, ma le previsioni non danno speranza a breve. Per martedì si attende almeno un cambio della direzione del vento.
Le autorità sanitarie rinnovano gli appelli a restare in casa – uscendo in caso di necessità solo con mascherine o respiratori – a non fumare e a fare frequenti docce: la concentrazione di monossido di carbonio supera di 4-5 volte la soglia di sicurezza e il suo cocktail con lo smog e il fumo è pericoloso per la salute, causando anche mal di testa, irritazioni alla gola e agli occhi, conati di nausea.
I passanti sono sempre meno e ormai la mascherina è diventata una prassi: la usano anche i poliziotti e ieri è comparsa anche in alcune cerimonie nuziali sui volti di qualche coppia di novelli sposi.
L’ondata di caldo e incendi genera preoccupazione anche a livello turistico: il dipartimento di Stato Usa e il ministero degli esteri britannico hanno ammonito i propri concittadini sui rischi che si corrono a viaggiare a Mosca e nelle regioni colpite dalla calamità.

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