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Sì a raddoppio San Gottardo e iniziativa matrimonio, sondaggio SSR

(Keystone-ATS) Se si fosse votato la scorsa fine settimana gli Svizzeri avrebbero detto un chiaro sì al secondo tubo al San Gottardo (64%) e all’iniziativa “Per il matrimonio e la famiglia” (67%); un sì risicato all’espulsione degli stranieri che commettono reati (51%).

Un no, di stretta misura, infine, all’iniziativa “Contro la speculazione sulle derrate alimentari”. E’ quanto emerge da un sondaggio dell’istituto gfs.bern per conto della SSR.

La partecipazione al voto sarebbe stata intorno al 48%. Questo hanno detto le 1213 persone che hanno risposto all’indagine compiuta in tutte le regioni linguistiche nei giorni 11-15 gennaio, indagine che però contiene un margine di errore del +/-2,7%, segnala l’istituto, diretto dal politologo Claude Longchamp.

L’esito su alcuni temi potrebbe cambiare a seconda dell’impegno che verrà ancora profuso nel corso della campagna di votazione: manca infatti più di un mese alla consultazione popolare che si terrà il prossimo 28 febbraio.

L’iniziativa promossa dal PPD “Per il matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate”, sembra raccogliere i consensi più netti, con il 67% di favorevoli o piuttosto favorevoli a votare di sì, il 21% di contrari e il 12% di indecisi. I più intenzionati ad approvare il testo sono i democratici cristiani (80%), seguiti dagli elettori UDC (73%), e in percentuale più bassa da Verdi, PS e PLR. L’iniziativa raccoglie anche consenso tra quanti non si sentono rappresentati da alcun partito.

Il testo dell’UDC “Per l’attuazione dell’espulsione degli stranieri che commettono reati (Iniziativa per l’attuazione)”, se sarà accolta dal popolo lo sarà con uno scarto minimo. Il 51% è favorevole o piuttosto favorevole a votare di sì, ma il 42% è decisamente contrario e il 7% ancora non ha deciso. L’esito, secondo l’istituto gfs.bern, dipenderà dalla effettiva partecipazione di quanti dicono di volersi recare alle urne. In tal caso l’iniziativa potrebbe venir accolta con il 57% di consensi. Sul piano regionale i Ticinesi sono i più propensi a dire di sì.

Il testo raccoglie favori negli elettori UDC (89%) e tra i senza partito (57%). Nel PLR le intenzioni di voto si dividono tra favorevoli e contrari, mentre contro l’iniziativa si dicono quei cittadini vicini a PS, Verdi e PPD. La polarizzazione delle posizioni è molto alta, rileva il sondaggio.

L’iniziativa promossa da Gioventù socialista “Contro la speculazione sulle derrate alimentari”, stando alle intenzioni di voto, raccoglie il 48% di favorevoli – tra sicuri e intenzionati a votare di sì – e il 39% di contrari, ma vi è una forte percentuale (13%) di indecisi che al momento della votazione potrebbero far pendere la bilancia sia per il no che per il sì. C’è un notevole divario regionale tra chi intende bocciare il testo e chi esprime esitazione. Donne, giovani e persone con basso livello formativo manifestano più simpatia per l’iniziativa.

I consensi maggiori dovrebbero giungere dai Verdi (77% di sì) e dai socialisti (65%), mentre PLR (57%), PPD (44%), UDC (46%) e senza partito (48%) sono tendenzialmente contrari, ma, come detto, la percentuale di indecisi è alta fra tutte le formazioni partitiche, in particolare nel PPD (19%). Secondo l’istituto di sondaggio la bocciatura del testo nella votazione popolare è “probabile”.

Per il momento il 64% dei cittadini che hanno partecipato al sondaggio è a favore o tendenzialmente a favore della costruzione di un secondo tubo al San Gottardo. La modifica della legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina, in vista del risanamento dell’attuale tunnel, dovrebbe quindi venir accolta. Soltanto il 29% si dice contrario, con un 7% di indecisi. Vi è uno scarto di 34 punti, rilevano gli autori del sondaggio.

La contrapposizione tra destra e sinistra, così come tra interessi regionali e proprietari di vetture è forte. Chiaramente a favore del raddoppio sono elettori UDC (80% tra favorevoli e piuttosto favorevoli), PLR (74%) e PPD (68%). Anche i senza partito si dicono per il raddoppio (67%). Contrari invece Verdi (70%) e socialisti (53%). Anche su questo tema c’è una percentuale di indecisi o persone che non hanno saputo rispondere (7%). Si va dal 2% degli ecologisti e del PPD, all’11% del PS.

Il sostegno maggiore al raddoppio viene segnalato nella Svizzera italiana, dove fa molta presa l’isolamento del cantone, il minore in Romandia, ma ovunque prevale il sì. Il 64% di chi possiede una una vettura dice di sì al secondo traforo, mentre chi possiede due o più vetture è ancora più a favore (71%). Chi invece non ha un’automobile è contrario al raddoppio, con una maggioranza relativa.

Per quanto concerne la partecipazione alla consultazione, il 48% ha detto di voler votare, il che corrisponde – in questo momento – a qualche punto superiore alla media. I più motivati sembrano essere gli elettori di PPD, PLR e PS.

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