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Sì del 9 febbraio non è stato intelligente, dice ministro Austria

(Keystone-ATS) Il sì del popolo svizzero all’iniziativa sull’immigrazione di massa “non è stata una decisione intelligente”: lo afferma il ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz. È legittimo che un paese desideri regolare l’immigrazione: ma è altrettanto legittimo che l’UE non voglia lasciare a Berna la possibilità di scegliere solo gli aspetti vantaggiosi degli accordi con Bruxelles, respingendo gli altri punti, afferma il giovane politico ÖVP in un’intervista pubblicata oggi dalla “Nordwestschweiz”. “Ho comprensione per entrambe le parti”, aggiunge.

Kurz dice di capire le voci critiche che si levano in Svizzera nei confronti dell’immigrazione. Il tema è importante anche per Vienna, visto che molti cittadini austriaci vivono o lavorano nella Confederazione.

Secondo il 27enne la Confederazione deve ora decidere se la via bilaterale abbia un futuro a lungo termine. “In tutti i casi noi siamo contenti di essere membri dell’UE. Per l’Austria è stata la scelta giusta”.

Kurz sottolinea peraltro come l’Austria, indipendentemente dall’UE, collabori volentieri con la Svizzera. Ha inoltre avuto parole di elogio per il suo omologo elvetico Didier Burkhalter.

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