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Salari 2014: l’Unione sindacale svizzera chiede aumenti del 2-2,5%

(Keystone-ATS) Nel 2014 i salari dovranno aumentare fra il 2% e il 2,5% a seconda del settore economico: la rivendicazione è dell’Unione sindacale svizzera (USS), che parla di una necessità di recupero per quanto riguarda gli stipendi dei normali lavoratori, alla luce anche del buon andamento congiunturale e dei risultati positivi delle aziende.

I vari rami dell’economia stanno bene, ha affermato in una conferenza stampa a Berna il capoeconomista di USS, Daniel Lampart. Lo dimostrano le inchieste congiunturali come l’indice PMI in Svizzera o l’IFO in Germania, ha aggiunto. I nuovi dati pubblicati oggi – che parlano di un ristagno del prodotto interno lordo elvetico nel secondo trimestre – non cambiano nulla al riguardo, ha precisato Lampart.

I dipendenti hanno approfittato troppo poco della congiuntura positiva: l’evoluzione delle buste paga non ha tenuto il passo con l’aumento della produttività. Questa è salita del 10% fra il 2002 e il 2012, mentre salari mediani, tolto il rincaro, sono progrediti solo del 7,5%.

Hanno goduto di remunerazioni più elevate soprattutto i quadri superiori, mentre le altre categorie non hanno visto molto denaro in più nella buste paga. Questo è in particolare vero per i lavoratori con diploma di tirocinio: dal 2002 al 2012 – periodo che coincide peraltro con l’introduzione della libera circolazione delle persone – le loro retribuzioni sono salite solo del 3%, mentre nei manager la progressione ha raggiunto il 18%.

Se questo tendenza continuerà si rischia di minare il sistema di apprendistato svizzero. “Il tirocinio ha un futuro solo se i lavoratori con diploma potranno vivere in modo decente con il loro salario, pensando anche a fondare una famiglia”, ha affermato il presidente dell’USS Paul Rechsteiner.

Per rimediare al ritardo accumulato Rechsteiner auspica che gli aumenti siano generalizzati e non individuali. Inoltre le “discriminazioni” nei confronti delle donne devono cessare, ha aggiunto il consigliere nazionale (PS/SG)

La presidente di Unia Vania Alleva ha da parte sua auspicato nette progressioni delle remunerazioni nel settore della costruzione: 150 franchi in più al mese, in modo da ricompensare lo straordinario impegno dei dipendenti nell’ambito di un impiego pericoloso. Pure 150 franchi vengono chiesti nel ramo chimico e farmaceutico, mentre nel comparto delle macchine, nonché nell’industria alimentare la rivendicazione è di 100 franchi.

Per Posta, Postfinance e Autopostale il sindacato Syndicom punta a un +2,5%. In generale nel settore della logistica, delle telecomunicazioni e dei media la retribuzione di base va portata a 48’000 franchi, ha affermato il presiedente dell’associazione Alain Carrupt. Per le FFS l’organizzazione SEV esige circa il 2%.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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