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Salt: secondo trimestre, fatturato in calo ma cresce redditività

Salt aumenta redditività ma cala fatturato Keystone/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) L’operatore di telefonia mobile Salt ha migliorato la sua redditività nel secondo trimestre del 2016, malgrado su base annua il fatturato abbia subito una flessione del 15% a 272 milioni.

Il risultato operativo (EBITDA) è cresciuto dell’8% a 107 milioni di franchi, hanno indicato oggi diversi analisti.

Nel primo trimestre gli introiti erano già calati del 13%. La società, di proprietà dell’investitore francese Xavier Niel, non pubblica ufficialmente risultati trimestrali, ma informa puntualmente i propri investitori.

Stando alla Deutsche Bank, i dati dimostrano che l’operatore si concentra di più sui margini che sui volumi. Il miglioramento della redditività deriva essenzialmente dalla riduzione dei costi, secondo l’istituto di credito.

Nel primo semestre Salt ha perso 119’000 clienti, principalmente nel segmento prepaid, rilevano gli analisti della banca Berenberg. Il numero di abbonati è per contro aumentato di 18’000 unità.

A fine febbraio 2015, l’allora operatore Orange era stato ceduto dalla società di investimenti britannica Apax alla NJJ Capital, una holding appartenente a Niel, che ne aveva modificato il nome in Salt.

L’azienda ha dovuto fare i conti con la partenza di diversi dirigenti, fra cui quella del direttore generale Johan Andsjö, con effetto immediato. Il suo successore, Andreas Schönenberger, è entrato in funzione il 15 marzo scorso.

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