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San Gallo: bandiere e coreografie vietate ai tifosi di casa

L'allenatore del San Gallo, Peter Zeidler, davanti al settore D del Kybunpark. A seguito degli incidenti con materiale pirotecnico di sabato scorso, la polizia ha deciso che per la partita casalinga con il Thun, i sostenitori locali non potranno introdurre bandiere e coreografie. KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) Giro di vite contro le coreografie a San Gallo: la polizia cittadina ha deciso di vietare bandiere e materiale coreografico sugli spalti per la prossima partita casalinga di Super League del FC San Gallo.

La misura è stata adottata in seguito ai disordini avvenuti sabato scorso a margine dell’incontro con il Servette.

Il gruppo organizzato dei sostenitori locali – presente nel settore D dello stadio – ha festeggiato i suoi dieci anni accendendo materiale pirotecnico all’interno e in seguito all’esterno dell’impianto sportivo. La quantità di fuochi e petardi accesi ha rappresentato un notevole pericolo per le persone presenti al Kybunpark, in particolare nel settore interessato, indica in una nota odierna la polizia della città di San Gallo.

Anche all’esterno sono stati accesi numerosi razzi, alcuni dei quali sono finiti in autostrada e sulla facciata dello stadio. Queste azioni, precisano le forze dell’ordine, avrebbero potuto provocare gravi incidenti.

Per garantire la sicurezza all’interno e all’esterno dello stadio, la polizia ha così deciso di imporre al FC San Gallo alcune condizioni per le prossime partite casalinghe del club. Tra le varie misure, i tifosi non potranno più portare bandiere, striscioni e organizzare coreografie all’interno del settore D del Kybunpark. Tale divieto, si legge nel comunicato, è giustificato dal fatto che gli oggetti pirotecnici sono stati nascosti e introdotti nello stadio all’interno delle bandiere e del materiale del gruppo organizzato.

La misura, al momento, è valida unicamente per la partita in programma sabato, quando il San Gallo riceverà il FC Thun. La polizia si riserva tuttavia il diritto di “estendere questo divieto ad altre partite casalinghe in caso di comportamenti scorretti e di adottare ulteriori provvedimenti”.

In un comunicato separato, il FC San Gallo deplora quanto accaduto e indica che verrà sporta denuncia penale contro ignoti per gli incidenti avvenuti sabato scorso. In caso di identificazione verranno inoltre emessi divieti di accesso agli stadi per le persone coinvolte. “La cultura del tifo e il sostegno appassionato non devono essere rovinati da singoli gruppi”, aggiunge la società sportiva, precisando che il club non permetterà a un singolo gruppo di porre i propri interessi al di sopra del benessere di tutti gli altri sostenitori presenti allo stadio.

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