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Schneider-Ammann e Ruedi Noser si candidano

(Keystone-ATS) BERNA – L’imprenditore bernese Johann Schneider-Ammann si lancia nella corsa per un posto in Consiglio federale: il consigliere nazionale 58enne ha dato oggi la sua disponibilità a succedere a Hans-Rudolf Merz. E’ considerato uno dei papabili di maggior peso del Partito liberale radicale: politico con una chiara linea liberale, piace anche a sinistra, perché ritenuto un buon padrone di vecchio stampo.
La sezione zurighese del PLR candida il consigliere nazionale Ruedi Noser. Lo ha indicato fa lo stesso partito, precisando che sono stati avvicinati anche il consigliere agli Stati Felix Gutzwiller, il deputato del Nazionale Markus Hutter e i consiglieri di Stato Ursula Gut e Thomas Heiniger: tutti e quattro hanno però detto di non essere a disposizione.
Il 49enne Noser siede al Nazionale dal 2004. Dal 1999 al 2009 è stato membro della direzione del PLR svizzero, per sei anni quale vicepresidente. Ha una azienda di informatica e telecomunicazioni.
Schaider-Amman ha buone possibilitàIn una conferenza stampa a Berna Schneider-Ammann ha ammesso di aver esitato un po’ prima di scendere in campo, ma di essersi convinto forte del largo sostegno percepito. Il deputato ha detto di voler continuare a operare per la prosperità del paese e si è chiaramente espresso in favore della concordanza, a suo avviso una chiave del successo della Svizzera.
Padre di due figli e uomo di un’economia ancora legata alla produzione concreta, Schneider-Ammann gode di una immagine di integrità anche presso il grande pubblico, in particolare per aver criticato gli eccessi dei bonus dei manager e per essersi smarcato dalle banche. Secondo i commentatori la sua distanza dal mondo finanziario lo rende un candidato molto ben visto anche dagli strateghi di partito, impegnati – in vista delle elezioni – a togliere al PLR la scomoda immagine di formazione troppo vicina alle banche.
Il parlamentare bernese può contare quindi anche su favori a sinistra, sebbene non possa essere certo considerato un proletario: con la sua attività di imprenditore ha infatti costituito un patrimonio personale che il periodico economico “Bilanz” ha valutato a 500-600 milioni di franchi. Ciò gli ha peraltro permesso di essere molto indipendente nella sua azione politica.

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