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Schneider-Ammann incontra il Papa il 7 maggio

(Keystone-ATS) Il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann, in un’intervista alla televisione romanda RTS che sarà diffusa domenica e anticipata oggi, ha reso noto che il 7 maggio incontrerà papa Francesco a Roma, in occasione del giuramento della Guardia svizzera.

Schneider-Ammann ha inoltre confermato la visita in Svizzera della cancelliera tedesca Angela Merkel il primo giugno, quando si terrà l’inaugurazione ufficiale della galleria del San Gottardo. Si attendono invece conferme per le visite del presidente francese François Hollande e del premier italiano Matteo Renzi.

A proposito dell’incontro con il pontefice, Schneider-Ammann che è radicale e protestante ha indicato di essere un credente “modesto” e di non pregare, fondando le sue convinzioni soprattutto sulla natura. Ma ha tenuto a “ringraziare il papa per il suo forte contributo alla distensione e alla pace”.

Per quanto concerne il dossier europeo, il presidente della Confederazione ha detto di attendere la decisione di Britannici sul Brexit in giugno per vedere come evolverà l’UE. L’uscita della Gran Bretagna “sarebbe una brutta cosa e avrebbe effetti destabilizzanti”.

Parlando degli attentati di Bruxelles e della minaccia terroristica ha affermato: “siamo in una situazione di guerra, ma non dobbiamo cedere alla paura”. Interrogato poi sulla crisi migratoria in Europa e sulla capacità di accoglienza della Svizzera, ha detto di ritenere che i cittadini non vogliono più saperne di una ulteriore presenza di stranieri, a qualsiasi categoria appartengano. “E’ la mia interpretazione del voto del 9 febbraio 2014 (Iniziativa contro l’immigrazione di massa, ndr) – ha detto -; la Svizzera deve concentrare il suo aiuto alla fonte dei flussi migratori, nelle regioni da cui provengono i migranti”.

Tornando infine sul suo famoso messaggio per la Giornata del malato, in cui parlava dell’importanza del riso per risollevare il morale – il video ha fatto il giro del mondo – ha dichiarato di essersi reso conto dell’ampiezza che la cosa aveva preso soltanto quando è arrivato a Washington. “Spero che alla fine tutto quel ridere abbia contribuito alla buona salute”, ha commentato.

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