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Secondo turno agli Stati, prime decisioni di peso

(Keystone-ATS) Prime decisioni di peso nella corsa ai ballottaggi per completare il Consiglio degli Stati: restano da assegnare 19 seggi in 12 cantoni. A Berna Albert Rösti dell’UDC si ritira dando via libera alla riconferma dei due “senatori” uscenti del PS e del PBD.

A Soletta Walter Wobmann dell’UDC dà invece battaglia a Roberto Zanetti (PS) per il seggio ancora vacante. A Ginevra e Vaud la destra si presenta disunita.

Berna: Rösti (UDC) getta la spugna

Nel canton Berna il consigliere nazionale UDC Albert Rösti ha preferito non affrontare il secondo turno, in agenda il 15 novembre a meno che si arrivi a una elezione tacita. È così praticamente certa la rielezione degli uscenti Werner Luginbühl del PBD e Hans Stöckli del PS. Si sono infatti ritirati tutti i principali contendenti e sono rimasti solo gli ultimi due degli 11 candidati del primo turno, Bruno Moser e Josef Rothenfluh, entrambi “originali” senza partito già presentatisi a più riprese anche per le elezioni del governo cantonale. Fino a giovedì a mezzogiorno possono ancora presentarsene altri.

Rösti era giunto terzo al primo turno, dietro i due, dopo essere rimasto in testa per tutta la giornata durante lo scrutinio, fino allo spoglio delle schede della città di Berna. Per lui c’era il forte rischio di una riedizione del ballottaggio del 2011. Allora il ben più conosciuto e carismatico “senatore” uscente Adrian Amstutz era stato battuto nettamente al secondo turno da Luginbühl e Stöckli pur essendo arrivato in testa al primo turno, con quasi 15’000 voti in più del socialista.

Soletta: Wobmann (UDC) contro Zanetti (PS)

Ancora il 15 novembre nel canton Soletta si prospetta invece una battaglia a due tra l’uscente Roberto Zanetti del PS e Walter Wobmann dell’UDC per il seggio ancora vacante (Pirmin Bischof del PPD è stato già rieletto). L’UDC ha infatti confermato la candidatura Wobmann, mentre non si ripresenta Marianne Meister del PLR, giunta quarta e ultima al primo turno.

Wobmann non può comunque contare sull’appoggio del PLR: con le sue posizioni politiche estreme non è eleggibile, ha detto ieri sera il presidente cantonale Christian Scheuermeyer all’assemblea dei delegati, che ha rinunciato a dare raccomandazioni di voto. Il PLR solettese aveva perso nel 2011 il seggio agli Stati che deteneva da decenni.

Vaud, PLR contro duo PS/Verdi

Destra disunita anche nel canton Vaud, dove ci sarà solo Olivier Français del PLR – non appoggiato dall’UDC – ad affrontare i due “senatori” uscenti Géraldine Savary (PS) e Luc Recordon (Verdi) nel ballottaggio dell’8 novembre. Solo i tre primi classificati del primo turno rimangono così in lizza, dopo che al primo turno si erano affrontati 15 candidati.

La Savary e Luc Recordon, che puntano a un terzo mandato, si erano piazzati in testa e ripartono favoriti. Il PLR spera ancora di scalzare Recordon riunendo i suffragi di tutto il centrodestra, ma il mancato appoggio dell’UDC – i cui due candidati sono stati ritirati dopo essere giunti distanziati al primo turno – rende difficile l’impresa.

Ginevra: destra divisa

Uno scenario simile, ma con un frazionamento maggiore della destra, si presenta a Ginevra in vista del ballottaggio dell’8 novembre. Ieri Raymond Loretan del PPD si è ritirato per favorire Benoît Genecand dell’alleato PLR. Oggi il Mouvement citoyens genevois (MCG) e l’UDC hanno annunciato che saranno in corsa rispettivamente con Eric Stauffer e Yves Nidegger.

I due “senatori” uscenti Liliane Maury Pasquier (PS) e Robert Cramer (Verdi) sono così ben posizionati per ottenere un terzo mandato al Consiglio degli Stati.

Vallese, in tre per due seggi

Nel canton Vallese sono rimasti in lizza tre candidati su sette: due del PPD, favoriti, e uno del PLR senza appoggi esterni. Il secondo turno si terrà il primo novembre, per la prima volta dal 2003.

Il PPD, da sempre detentore dei due scranni vallesani, ripresenta i due candidati del primo turno, l’uscente Jean-René Fournier e il compagno di lista alto vallesano Beat Rieder, giunti in testa al primo turno. A contestare l’egemonia democristiana è rimasto solo il PLR, che ripresenta Pierre-Alain Grichting, quarto al primo turno. Questi parte però senza alcun appoggio fuori dal suo partito. L’UDC (il cui candidato Franz Ruppen si era classificato terzo), il PS, i Verdi e il Centre-gauche PCS hanno infatti rinunciato a dare raccomandazioni di voto ai loro elettori.

Zurigo: Verdi riconfermano Girod

A Zurigo i Verdi vogliono aggiudicarsi il 22 novembre il secondo seggio ancora disponibile e ripresentano Bastien Girod, giunto quarto al primo turno dietro al neoeletto Daniel Jositsch (PS), a Ruedi Noser (PLR) e a Hans-Ueli Vogt (UDC).

Il giovane consigliere nazionale tenterà di essere la nuova sorpresa di sinistra dopo l’elezione di Jositsch, in un cantone a maggioranza borghese.

Obvaldo: alleanza PLR-UDC contro il PPD

Nel canton Obvaldo PLR e UDC si alleano per impedire che il 15 novembre il seggio lasciato libero dal liberale-radicale Hans Hess cada nelle mani del PPD, il cui candidato Erich Ettlin si è piazzato in testa al primo turno. Ritengono in fatti che questo partito sia già sufficientemente rappresentato a Berna con il consigliere nazionale cristiano-sociale Karl Vogler, che sotto la cupola di Palazzo federale fa parte del gruppo PPD. Il candidato dell’UDC Adrian Halter, giunto terzo, si è ritirato e sostiene André Windlin del PLR, giunto secondo.

Lucerna: Verdi si ritirano

Nel canton Lucerna, dove si vota pure il 15 novembre per i due seggi, il verde Louis Schelbert si è fatto da parte per lasciare che i simpatizzanti ecologisti convoglino i loro voti su un’eventuale candidatura socialista.

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