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Serbia: giornaliste aggredite, coro condanna e sdegno

(Keystone-ATS) L’aggressione subita oggi a Belgrado da due giornaliste di una tv privata filo-governativa ad opera di attivisti del movimento di estrema destra ‘Dveri’ ha suscitato un coro unanime di condanna e sdegno da parte di tutte le forze politiche e di governo.

Il ministro della cultura e informazione Vladan Vukosavljevic e il presidente del parlamento Maja Gojkovic, stigmatizzando le violenze ai danni di giornalisti, hanno sottolineato come ad essere aggredite siano state due donne. “È inammissibile che ci si sfoghi con atti violenti ai danni di due donne che stavano soltanto facendo il loro lavoro”, riprendendo la manifestazione degli estremisti, ha detto Gojkovic.

Il Forum delle donne del Partito socialista ha ugualmente condannato “il brutale attacco” alle giornaliste della tv Pink sottolineando come “la donna è pilastro della società e della famiglia. Nessuno ha il diritto di esternare in tal modo le proprie frustrazioni”. Vibrate proteste sono giunte anche dalle Associazioni dei giornalisti serbi.

In serata gli attivisti di ‘Dveri’ hanno inscenato manifestazioni di protesta anche davanti alla sede del governo e della radiotelevisione pubblica serba Rts, dove hanno bersagliato con lanci di uova i giornalisti e i cineoperatori che riprendevano il raduno. Davanti alla sede del governo i manifestanti hanno scandito cori di insulti e offese nei riguardi del presidente Aleksandar Vucic e della premier Ana Brnabic, che è gay dichiarata. ‘Vucic pederasta’ hanno gridato a gran voce. Il leader di ‘Dveri’ Bosko Obradovic ha criticato gli organizzatori del Gay Pride in programma domani a Belgrado, affermando che “non c’è problema con i veri pederasti ma con i pederasti che sono al governo”.

È uno scandalo, ha detto un manifestante, che la premier non parli con noi e vada invece al Gay Pride. Per il corteo a sostegno della popolazione Lgbt (acronimo per lesbiche, gay, bisessuali e transgender) in programma domani nella capitale non vi erano grossi problemi alla vigilia, ma la vicenda odierna con le violenze contro i giornalisti e gli insulti alla premier omosessuale ha creato nuove tensioni.

‘Dveri’ è uno dei movimenti di estrema destra e ultranazionalisti che negli anni scorsi, con pesanti minacce e slogan omofobi, avevano causato scontri e incidenti a Belgrado, inducendo poi le autorità a vietare per alcuni anni il Gay Pride per ragioni di sicurezza e ordine pubblico.

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