Serbia: si vota per presidenziali, legislative, municipali
In Serbia alle 7 si sono aperte le urne per un super-turno elettorale in cui si vota insieme per le presidenziali anticipate, le legislative, le municipali e le regionali in Voivodina (nord).
Dalle urne uscirà l'esito della sfida tra i due principali schieramenti: quello riformista, europeista e filoccidentale che fa capo al presidente uscente Boris Tadic, e l'altro conservatore e di ispirazione nazionalista guidato da Tomislav Nikolic. Tadic, 54 anni, leader del Partito democratico (Ds), e Nikolic, 60 anni, capo del Partito del progresso serbo (Sns), sono i due candidati principali dei 12 in lizza per le presidenziali, e secondo tutti i sondaggi della vigilia saranno loro ad affrontarsi nel ballottaggio decisivo il 20 maggio prossimo. Il presidente uscente, che punta a un terzo mandato, è dato in leggero vantaggio su Nikolic (36% rispetto al 35%), mentre al terzo posto in fatto di consensi figura il ministro dell'interno Ivica Dacic, leader del Partito socialista serbo (Sps), accreditato del 12% circa.
Anche nel voto parlamentare (con 18 partiti in lizza) Tadic e Nikolic sono i protagonisti principali, con le rispettive formazioni indicate dai sondaggi largamente in testa nei favori degli elettori. Ma nelle legislative a riscuotere maggiori consensi è il Partito del progresso serbo (Sns) di Nikolic accreditato, secondo le ultime rilevazioni, del 33% rispetto al 28% che andrebbe al Partito democratico (Ds) di Tadic. La soglia per entrare in parlamento (250 seggi) è del 5%.