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SGS: giù in borsa dopo parziale disimpegno grande azionista

Grandi movimenti all'interno dell'azionariato. KEYSTONE/SALVATORE DI NOLFI sda-ats

(Keystone-ATS) Le azioni di SGS sono sotto pressione stamani in borsa, in seguito al parziale disimpegno di un grande azionista. I titoli del gruppo ginevrino attivo a livello mondiale nel settore della certificazione e dell’ispezione sono arrivati a perdere oltre il 6% in apertura.

Ieri sera, a mercato chiuso, è stato comunicato che la famiglia di industriali tedeschi von Finck ha venduto una quota di circa il 13% in SGS, mantenendo solo il 3%. Una manovra da 2,3 miliardi di franchi dettata da considerazioni di strategia di investimento a lungo termine.

I von Finck – famiglia fra le più ricche in Germania e con forti interessi anche in Svizzera, in particolare presso von Roll e Mövenpick Holding – avevano una partecipazione importante in SGS da circa un quarto di secolo: dieci anni or sono l’avevano ridotta dal 25% a circa il 15%.

Il secondo grande azionista di SGS era finora la famiglia belga-canadese Frère/Desmarais, che attraverso la società di investimento Groupe Bruxelles Lambert (GBL) deteneva una quota del 16,7%. Un pacchetto di azioni rilevato nel 2013 dalla famiglia italiana Agnelli. Ora, sulla scia dell’operazione von Finck, GBL è salita al 18,9%.

Gli analisti hanno accolto con sorpresa il disimpegno degli industriali tedeschi, ma danno un giudizio positivo riguardo ai suoi effetti. Da una parte le azioni saranno divise fra un numero maggiore di proprietari, dall’altra vi saranno cambiamenti in seno al consiglio di amministrazione, che per quasi 30 anni è stato influenzato dalla famiglia von Finck. Il corso dell’azione dovrebbe risalire, secondo gli specialisti.

SGS è stata in origine fondata a Rouen, in Francia, nel 1878, da un giovane imprenditore lettone: l’impresa si occupa di verificare le forniture di grano, in un’epoca in cui queste venivano sempre più standardizzate. L’idea ebbe successo e vennero aperti uffici in varie località francesi. Nel 1915, durante la prima guerra mondiale, l’impresa spostò la sua sede da Parigi a Ginevra.

La ragione sociale Société Générale de Surveillance venne adottata nel 1919. Dal 1985 l’azienda è quotata alla borsa svizzera. Oggi SGS gestisce una rete di 2600 uffici e laboratori in tutto il mondo e ha oltre 94’000 dipendenti. Nel 2019 il gruppo ha realizzato un fatturato di 6,6 miliardi di franchi.

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