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Shell taglia 9000 posti, Covid accelera ristrutturazione

Momenti difficili per i dipendenti di Shell. KEYSTONE/EPA/ANDY RAIN sda-ats

(Keystone-ATS) Il colosso petrolifero anglo-olandese Royal Dutch Shell ha annunciato che taglierà fino a 9000 posti di lavoro per far fronte alla necessità imposta dal Covid di accelerare la ristrutturazione della società verso l’energia a bassa emissione di carbone.

Lo riferisce l’agenzia Bloomberg.

Shell stima una riduzione di posti tra 7000 e 9000 entro la fine del 2022, comprese circa 1500 persone che quest’anno hanno accettato l’uscita volontaria. La società conta attualmente 83 mila impiegati.

Al momento i risparmi stimati da questa operazione si aggirano tra i 2 e i 2,5 miliardi di dollari. “Dobbiamo avere un’organizzazione più semplice, più snella e più competitiva”, spiega il Ceo Ben van Beurden.

La mossa di Shell riflette la sfida posta ai grossi gruppi petroliferi dal persistere dell’emergenza sanitaria e alcuni nel settore stimano che l’era della crescita della domanda sia ormai finita.

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