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Sicurezza: SIC, voto minareti non influente, ma 007 contro banche

(Keystone-ATS) BERNA – Il voto contro i minareti non ha posto la Svizzera nel mirino dei terroristi islamici: lo constata Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) nel suo rapporto dedicato al 2009, in cui rileva invece l’emergere di un altro fenomeno nuovo: lo spionaggio praticato da alcune nazioni nei confronti delle banche elvetiche.
Gli 007 esteri non si accontentano più di osservare gli oppositori in esilio in Svizzera o membri di organizzazioni internazionali, afferma il SIC – entità nata il primo gennaio dalla fusione fra Servizio di analisi e prevenzione (SAP) e Servizio informazioni strategico SIS – nel suo rapporto sulla sicurezza. La crisi finanziaria e le relative perdite di introiti fiscali hanno spinto “singoli stati” a procurarsi “attivamente” informazioni su patrimoni – non dichiarati al fisco e custoditi in Svizzera – di loro cittadini, sostiene il SIC, che al riguardo non fornisce peraltro elementi concreti. Altri paesi hanno rafforzato lo spionaggio per impedire la fuga di capitali e sostenere la loro piazza finanziaria.
Non sono scomparsi i casi classici di spionaggio da guerra fredda (nel 2009 ad esempio un ufficiale russo ha usato la Svizzera come base logistica per la sua raccolta di informazioni sulla Nato), ma secondo il SIC la guardia non deve essere abbassata nemmeno riguardo al terrorismo, giudicato “una delle minacce più attuali” per la Confederazione. Il sì del popolo svizzero all’iniziativa contro l’erezione di minareti ha aumentato in modo non importante la minaccia cui è esposta la Svizzera, anche se si constata una crescita della percezione del paese quale nemico dell’Islam: se questo trend dovesse rafforzarsi il pericolo potrebbe aumentare.
Fra le nuove preoccupazioni sorte l’anno scorso vi è quella degli estremisti animalisti, con gli attacchi che hanno interessato in particolare Novartis, e le ripetute aggressioni informatiche contro i computer dell’amministrazione federale. Stabile per contro la situazione sul fronte politico: gli episodi significativi relativi all’estrema destra sono stati 85 (+9, ma dopo un calo l’anno prima), di cui 32 di carattere violento, mentre per l’estrema sinistra i casi rilevati sono stati 220 (+6, 127 violenti).
La pubblicazione del rapporto interviene in un momento scomodo per il SIC, confrontato con le critiche del parlamento: la Delegazione delle Commissioni della gestione (DCG) rimprovera ai servizi segreti di aver raccolto informazioni su oltre 100’000 persone senza rispettare le normative vigenti.

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