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Siria: commissione GB dice no a raid, stop Cameron

(Keystone-ATS) Stop al progetto del governo Cameron di affiancare la Gran Bretagna agli Usa nei raid sulla Siria. La Commissione esteri alla Camera dei Comuni ha espresso infatti parere sfavorevole, riporta la Bbc.

Il Guardian e il Times danno intanto già per scontata la rinuncia del premier, tenuto conto che in aula la maggioranza sarebbe in bilico: con non più di 20-30 deputati ‘moderati’ dell’opposizione laburista disposti a sfidare la linea pacifista di Jeremy Corbyn, ma con altrettanti conservatori contrari viceversa a nuove azioni militari.

Appena un paio di settimane fa David Cameron aveva annunciato, dalla tribuna del congresso dei Tory, l’intenzione di accelerare verso un voto sulla partecipazione britannica ai raid in Siria “contro l’Isis”, mostrando di confidare in una maggioranza favorevole. Ma secondo i media, i dubbi in sede parlamentare sono invece cresciuti in questi ultimi giorni: l’intervento deciso dell’aviazione di Mosca esporrebbe a giudizio di molti a ulteriori rischi la Raf, in una situazione nella quale i cieli siriani sono già affollati (fra raid americani, raid russi, raid turchi, raid delle stesse forze di Damasco e qualche incursione da parte israeliana).

Già nel 2013 Cameron fu costretto a incassare una cocente sconfitta sulla Siria ai Comuni, che votarono contro (285 a 272) il via libera chiesto dal governo conservatore per un intervento militare allora concepito “contro il regime di Bashar al-Assad”.

Downing Street comunque non conferma, ma neppure smentisce le ultime informazioni dei media. Una portavoce si è limitata a negare oggi che in ogni caso si possa trattare d’una retromarcia poiché Cameron “ha sempre detto” che avrebbe sottoposto la questione solo di fronte a “una chiara maggioranza”.

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