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Siria: Erdogan, risposta a qualsiasi violazione confini

(Keystone-ATS) La Turchia “risponderà a ogni violazione del confine” con la Siria, ha detto oggi il premier Recep Tayyip Erdogan parlando ai deputati del suo partito Akp sull’abbattimento del F14 da parte dei siriani. “L’attuale amministrazione siriana, ha aggiunto, è un regime tirannico che uccide il suo stesso popolo” e ha “perso ogni legittimità.

Dopo l’incidente del F14 la Turchia ha cambiato le regole di ingaggio delle sue forze al confine con la Siria, ha annunciato oggi Erdogan, precisando che d’ora in poi “i militari turchi risponderanno a qualsiasi violazione della frontiera” e ogni armato in avvicinamento al confine sarà considerato “una minaccia”.

Il premier turco ha rivelato che gli elicotteri militari siriani hanno violato cinque volte lo spazio aereo turco, ma sono stati pacificamente avvertiti di allontanarsi. Erdogan ha ribadito la versione di Ankara, contestata da Damasco, che l’aereo abbattuto venerdì era disarmato e in missione di ricognizione, e che quando è stato colpito si trovava nello spazio aereo internazionale.

La Siria afferma invece che volava a bassa quota e ad alta velocità in avvicinamento verso le coste siriane, all’interno dello spazio aereo nazionale. Più volte entusiasticamente applaudito dai deputati del suo partito, il premier islamico nazionalista ha detto che la Siria oggi è “una chiara minaccia” per la Turchia, ma ha chiarito che per ora Ankara intende rispondere all’abbattimento del suo aereo rispettando le leggi internazionali.

“Non cadremo nelle imboscate dei provocatori della guerra” ha affermato, avvertendo che la risposta “razionale” di Ankara “non è un segno di debolezza”. Tutti devono sapere, ha ammonito, che “l’amicizia della Turchia è preziosa, ma che la collera della Turchia può essere furibonda”.

Sempre oggi, il Consiglio atlantico della Nato ha definito l’abbattimento “un atto inaccettabile”, da condannare “nel modo più forte”. “Certamente mi aspetto che un incidente come questo non si ripeta”, ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, al termine della riunione.

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