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Siria: la tregua per ora regge, ‘violazioni limitate’

(Keystone-ATS) Nonostante alcune limitate – e previste – violazioni, per il momento sembra tenere la cessazione delle ostilità in Siria voluta da Usa e Russia, con diverse regioni che hanno goduto della prima giornata di calma da anni.

Una situazione “decisamente rassicurante”, secondo l’inviato speciale dell’Onu Staffan de Mistura. Anche se il sedicente Stato islamico (Isis), non incluso nella tregua, è passato all’attacco nel nord del Paese.

Poco dopo l’entrata in vigore della ‘cessazione delle ostilità’ – secondo la dizione ufficiale dell’Onu – i jihadisti del Califfato hanno lanciato un’offensiva a nord di Raqqa, la loro capitale siriana, nel tentativo di conquistare Tal Abyad, cittadina sul confine con la Turchia, in mano alle milizie curde dell’Ypg dall’estate scorsa. Un tentativo che sembra essere stato respinto, dopo una battaglia in cui sono morti almeno 45 combattenti dell’Isis e 20 curdi, secondo un bilancio dell’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). In appoggio alle milizie curde sono intervenuti gli aerei della Coalizione internazionale a guida statunitense che hanno effettuato dieci raid.

Per quanto riguarda la tregua, il presidente americano Barack Obama ha manifestato estrema cautela: “Non ci facciamo illusioni”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca, aggiungendo che “molto dipenderà da se il regime siriano e la Russia manterranno i propri impegni”.

In generale, il livello delle violenze nel Paese è fortemente diminuito dopo la mezzanotte, aprendo uno spiraglio di speranza per il riavvio dei negoziati tra governo e opposizioni il 7 marzo, data indicata da de Mistura. L’inviato dell’Onu non ha negato le violazioni, affermando anzi che altre potranno avvenire nei prossimi giorni. Ma “la prima notte e la prima giornata – ha sottolineato – hanno dato certamente l’impressione che tutti sono seri nel loro impegno di continuare con la cessazione delle ostilità”.

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