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Siria: Santa Sede, sei anni di inutile strage

Un accorato appello di pace per la Siria è stato lanciato dall'osservatore permanente della Santa Sede agli Uffici Onu di Ginevra. KEYSTONE/EPA/JAMAL NASRALLAH sda-ats

(Keystone-ATS) Un accorato appello di pace per la Siria è stato lanciato dall’osservatore permanente della Santa Sede agli Uffici Onu di Ginevra, mons. Ivan Jurkovič, a sei anni dall’inizio di un conflitto che – ha detto – è un massacro senza senso.

Intervenendo alla 34ma sessione del Consiglio Onu per i diritti umani, mons. Jurkovič, ha parlato di una “situazione è disastrosa”: sei anni di violenza hanno provocato centinaia di migliaia di morti e feriti, infrastrutture, case, scuole, ospedali e luoghi di culto distrutti; intere città devastate, malnutrizione e cure mediche inadeguate. “Questa è la triste realtà che il popolo siriano deve affrontare ogni giorno”.

“La Santa Sede – afferma il presule, secondo quanto riferisce Radio Vaticana – desidera ribadire la sua solidarietà con il popolo siriano e in particolare con le vittime della violenza, e incoraggia la comunità internazionale ad abbracciare la prospettiva delle vittime. Sei anni di inutile strage mostrano ancora una volta l’illusione e la futilità della guerra come mezzo per risolvere le controversie. L’ambizione per il potere politico e gli interessi egoistici” insieme “alla complicità di quelli che fomentano la violenza e l’odio” con la vendita di armi, “hanno provocato un esodo di 5 milioni di persone dalla Siria dal 2011, lasciando dietro di sé altri 13,5 milioni di persone nel bisogno, di cui circa la metà sono bambini”. “Di fronte a questi numeri – sottolinea – il dialogo a tutti i livelli è l’unica via che abbiamo davanti”.

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