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Solar Impulse 2: atterrato in Oman, prima tappa giro del mondo

(Keystone-ATS) Il giro del mondo senza una goccia di carburante, volando per 35 mila chilometri grazie a celle fotovoltaiche: è finalmente partita, dopo rinvii legati a problemi di diversa natura, l’avventura di Solar Impulse 2, l’aereo elvetico alimentato unicamente ad energia solare decollato stamani da Abu Dhabi e atterrato in serata a Mascate, capitale dell’Oman.

L’apparecchio monoposto immatricolato HB SIB ha spiccato il volo alle 07.12 (04.12 ora svizzera) poco dopo il levarsi del sole e si è diretto verso est. Dopo circa 13 ore di volo si è posato alle 20.14 (17.14 nella Confederazione), mettendo fine con successo alla prima tappa.

Ai comandi vi era André Borschberg. Il prossimo volo, alla volta della città indiana di Ahmedabad, vedrà nella cabina di pilotaggio Bertrand Piccard. I due sono i responsabili di un progetto che vede coinvolti decine e decine di ingegneri e altri specialisti. Lo scopo è dimostrare su scala mondiale che con le energie rinnovabili si può raggiungere l’impossibile: con le tecnologie cosiddette pulite si può cambiare il mondo, secondo i promotori.

A livello tecnico è stato messo a punto un velivolo in fibra di carbonio dall’apertura alare di 72 metri, più ampia di quella di un Boeing 747, ma con un peso di appena 2300 kg, più o meno come un SUV, contro le 180 tonnellate del “Jumbo Jet”. Sulle ali trovano posto più di 17 mila celle fotovoltaiche in silicio, che danno energia a 4 motori elettrici e caricano oltre 630 kg di batterie al litio. Con questa dotazione, il Solar Impulse 2 è il primo velivolo solare al mondo in grado di viaggiare giorno e notte.

Borschberg e Piccard dovranno riuscire a volare per l’equivalente di cinque giorni consecutivi, senza carburante e con il pilota in una cabina non pressurizzata. Con una velocità di crociera tra i 50 e i 100 km all’ora, avranno bisogno di 25 giorni effettivi di volo ripartiti su cinque mesi per compiere una missione che si snoderà attraverso 12 tappe sorvolando il Mar Arabico, l’India, la Birmania, la Cina, l’Oceano Pacifico, l’Atlantico e il Mar Mediterraneo.

Dopo il decollo dal Golfo Persico e il passaggio da Mascate, l’aereo toccherà Ahmedabad e Varanasi (India), Mandalay (Birmania), Chongqing e Nanchino (Cina). Da qui, dopo aver attraversato il Pacifico passando per le Hawaii, farà tre soste negli Usa, di cui una all’aeroporto JFK di New York, e una tappa in Europa meridionale o in Africa del nord, in base alle condizioni meteo. Se tutto andrà secondo i piani, tra la fine di luglio e inizio agosto Borschberg e Piccard rientreranno ad Abu Dhabi con in tasca un record mondiale.

“Mi compiaccio per questa avventura pionieristica volta a mostrare alle giovani generazioni che orizzonti apparentemente inarrivabili fino a ieri sono invece già alla nostra portata”, ha fatto sapere con un comunicato il consigliere federale Didier Burkhalter. “Solar Impulse è un’avventura, una sfida, un’esplorazione ma anche un’occasione straordinaria per dare risalto al nostro paese”. Da parte sua la zecca federale Swissmint ha coniato un’apposita moneta commemorativa d’argento di 20 franchi.

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