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Somalia: al Shabaab attacca ministero istruzione, 17 i morti

(Keystone-ATS) Gli Al Shabaab – che a inizio mese hanno trucidato 148 persone nel campus universitario di Garissa, in Kenya – tornano a colpire assaltando il ministero dell’Istruzione somalo, nel cuore della capitale Mogadiscio. Il bilancio finale del governo è di 17 morti.

Tra i morti figurano anche sette assalitori. Ma sarebbe potuta andare peggio, se il blitz delle forze speciali somale non avesse avuto successo. Sulle prime, infatti, sembrava che gli al Shabaab – che a inizio mese hanno trucidato 148 persone, soprattutto studenti cristiani, nel campus universitario di Garissa, in Kenya – avessero preso degli ostaggi.

L’attacco è d’altra parte iniziato con un’azione di guerriglia urbana in piena regola. Un’auto carica di esplosivo è stata lanciata da un kamikaze contro il muro di cinta del comprensorio governativo (che ospita anche gli uffici del ministero del Petrolio). Il commando di miliziani è quindi penetrato nel compound sparando all’impazzata. Secondo dichiarazioni dell’ufficiale di polizia Ali Nur, citate dal sito della Reuters ci sarebbe stata una seconda esplosione, forse causata da un altro kamikaze, questa volta a bordo di una moto.

Sia come sia, le forze di sicurezza a guardia degli uffici governativi hanno risposto al fuoco. Nello scontro hanno perso la vita due soldati: un somalo e membro delle truppe dell’Unione Africana, impegnate nelle operazioni di peacekeeping. Poi il blitz delle teste di cuoio ha posto fine all’assedio.

“Siamo un Paese che tiene all’istruzione: siamo orgogliosi della reazione delle nostre forze di sicurezza”, ha scritto su Twitter il ministro dell’Interno somalo Abdirizak Omar. “Le forze speciali – ha aggiunto – hanno presto liberato chi si trovava all’interno degli edifici”. Negli scontri hanno però perso la vita anche otto civili, tra cui, a quanto pare, il responsabile della sicurezza del ministero dell’Istruzione. I feriti invece sarebbero 20.

Al Shabaab, che ha perso il controllo di Mogadiscio nel 2011, ha subìto negli ultimi anni l’offensiva delle forze somale e di quelle dell’Unione Africana. Ciononostante, i miliziani legati ad al Qaeda hanno dimostrato più volte di avere ancora la forza di colpire la capitale somala e il vicino Kenya. Nel pomeriggio è così arrivata la rivendicazione ufficiale del ‘portavoce’ del ramo militare degli jihadisti, lo sceicco Abdiasis Abu.

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