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Sondaggio: 25 novembre, verso no a iniziativa autodeterminazione

L'iniziativa per l'autodeterminazione sarebbe al momento bocciata, ma la partita non è ancora chiusa. KEYSTONE/LUKAS LEHMANN sda-ats

(Keystone-ATS) No, seppur di misura, all’iniziativa per l’autodeterminazione, sì alla base legale per la sorveglianza degli assicurati e all’iniziativa per le vacche con le corna.

È questo il quadro dipinto oggi dal primo sondaggio di Tamedia in vista delle votazioni federali del 25 novembre. Il testo denominato “Il diritto svizzero anziché giudici stranieri”, promosso dall’UDC, raccoglie a circa un mese e mezzo dal voto il 45% di consensi, considerando sia chi si dice convinto del sì (41%) sia chi tende verso questa scelta (4%). I contrari si situano al 53% (50% + 3%) e solo il 2% non si è pronunciato.

Non sembrano esserci problemi all’orizzonte per la modifica della legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA), che costituisce la base legale per l’assunzione di detective per la sorveglianza degli assicurati. La revisione voluta dal Consiglio federale, contro la quale è stato lanciato un referendum, piace al 67%, mentre il 30% propende per il no.

Ancora piuttosto incerta invece la situazione per quel che concerne l’iniziativa “Per la dignità degli animali da reddito agricoli”, più nota come iniziativa per vacche con le corna. Il 53% pare orientato verso l’approvazione, ma, all’interno di tale percentuale, ben il 17% dice solo di tendere in questa direzione. I contrari si situano al 39% (il 29% dice no, il 10% “piuttosto” no) e gli indecisi sono ancora l’8%.

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