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Sonova: 2019/2020 di successo, ma apprensione per futuro

L'articolo si vende bene, ma bisogna riuscire a raggiungere la clientela. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Sonova archivia un esercizio 2019/2020 di successo, ma guarda con apprensione al futuro.

La crisi del coronavirus rischia di provocare più di un grattacapo al gruppo attivo a livello mondiale nella fabbricazione di apparecchi acustici che controlla fra l’altro il ben conosciuto marchio Phonak.

“Prima della pandemia stavamo andando molto bene, chiaramente oltre le aspettative”, spiega all’agenzia Awp il Ceo Arnd Kaldowski. In seguito le cose sono cambiate in modo brusco: in aprile le vendite sono crollate su base annua del 65%.

L’azienda è confrontata con almeno tre problemi di fondo. In primo luogo una parte dei molti negozi che vendono i suoi prodotti sono chiusi per via delle misure di confinamento, secondariamente la clientela – perlopiù anziana – si muove meno e in terzo luogo gli interventi chirurgici (con impianti Sonova) sono diminuiti.

Viste le incertezze l’impresa rinuncia ad avanzare previsioni concrete per l’andamento degli affari: Kaldowski si limita ad affermare che è attesa una ripresa graduale. Il manager sottolinea peraltro come consideri tuttora di per sé attraente il mercato delle soluzioni contro la perdita dell’udito.

Nell’esercizio che si è chiuso a fine marzo i ricavi sono saliti a 2,92 miliardi, in progressione del 6% rispetto ai dodici mesi precedenti, valore che sale al 9% se considerato in valute locali. Il risultato operativo Ebita corretto dagli effetti straordinari è aumentato del 5% a 621 milioni di franchi, mentre l’utile netto è sceso da 490 a 460 milioni, un calo che il gruppo attribuisce a fattori fiscali.

Visto il futuro incerto il consiglio di amministrazione propone di rinunciare a versare un dividendo in contanti, preferendo elargire azioni. Le novità odierne sono state bene accolte in borsa: il titolo Sonova è arrivato a guadagnare nel pomeriggio il 7% in un mercato generalmente a un rialzo frazionale.

Sonova trae origine dalla società AG für Elektroakustik fondata nel 1947 a Zurigo. L’azienda venne rilevata nel 1965 dall’imprenditore Ernst Rihs, che la ribattezzò Phonak. Nel 1994 sbarcò in borsa e nell’agosto 2007 venne cambiato il nome della holding in Sonova. Oggi il gruppo è una realtà presente in oltre 100 Paesi con quasi 15’000 dipendenti. Il marchio Phonak è peraltro ben conosciuto anche dal pubblico sportivo perché costituiva lo sponsor (e il nome) di una squadra ciclistica elvetica che negli anni 2000 ha fatto parecchio parlare per casi di doping.

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