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Sorprese dai Neanderthal, sapevano navigare

Più evoluti di quanto si pensasse Keystone/AP/MARTIN MEISSNER sda-ats

(Keystone-ATS) Ancora sorprese dagli uomini di Neanderthal: erano anche un popolo di navigatori, più volte in ‘crociera’ nelle isole del Mediterraneo.

Lo indicano numerose scoperte di utensili in pietra lungo le rive di alcune isole greche e risalenti a 130.000 anni fa, presentate a Washington, nel congresso della Società americana di archeologia.

La scoperta, resa nota dalla rivista Science sul suo sito, ha sbalordito gli esperti perché indica che i Neanderthal avevano i mezzi tecnologici e cognitivi per navigare e hanno preceduto in questo l’uomo moderno. Si pensava infatti “che non ci fosse stata gente di mare fino alla prima età del bronzo”, rileva l’archeologo John Cherry dell’americana Brown University. “Ora – aggiunge – stiamo parlando di Neanderthal navigatori: è un bel cambiamento”.

I più antichi resti di una nave risalgono infatti a 10.000 anni fa e sono stati scoperti nei Paesi Bassi, mentre si ipotizza che gli spostamenti via mare, sia dell’Homo erectus, giunto in Indonesia un milione di anni fa, sia dei Sapiens arrivati in Australia 65.000 anni fa sarebbero dovuti al caso. Forse per colpa di uno tsunami questi uomini sarebbero stati trascinati in mare e sarebbero stati trasportati lontano aggrappati ai tronchi.

Al contrario, le scoperte sulle coste del Mediterraneo suggeriscono una navigazione mirata, perché riguardano più siti.

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