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Spagna: decine di migliaia in piazza contro riforma pensioni

(Keystone-ATS) MADRID – Per la prima volta da quando José Luis Zapatero è al potere in Spagna i sindacati sono scesi in piazza questa sera in tutto il paese contro un progetto del governo socialista, il piano di riforma delle pensioni, che propone di innalzare da 65 a 67 anni l’età del pensionamento.
Le due grandi organizzazioni sindacali, l’Ugt e le Comisiones Obreras (Ccoo), vicine al Psoe di Zapatero, hanno organizzato cortei nelle principali città spagnole, Madrid, Barcellona e Valencia per denunciare quello che il segretario delle Ccoo, Ignacio Toxo, ha definito “l’errore” del governo.
A Madrid secondo gli organizzatori hanno sfilato per la centralissima calle Alcalà e la fontana di Cibeles 60’000 persone (solo 9’000 per le forze dell’ordine). Gli striscioni più significativi quelli che riportavano le parole pronunciate qualche giorno fa dal segretario generale di Ugt Candido Mendez: “Zapatero così no!” o quelli più spontanei come: “Ho lottato contro il Pp e mi ha defraudato Zp”.
Alla manifestazione di Barcellona hanno partecipato 20’000 persone per le forze dell’ordine, 50’000 persone secondo i sindacati, che la definiscono una delle più grandi manifestazioni degli ultimi 4 o 5 anni. Ha aderito anche una ventina di associazioni cittadine. A Valencia, secondo i sindacati citati da “El Mundo”, i partecipanti sono stati 30’000, a Oviedo pure 30’000 e ad Alicante 14’000.
Per il quotidiano “El Pais”, la grande mobilitazione segna l’inizio della fine dell'”idillio”, durato sei anni, dei sindacati con l’esecutivo socialista: “per la prima volta scendono in piazza contro il governo di José Luis Zapatero”, scrive il giornale vicino ai socialisti. Il premier oggi ha cercato di stemperare la tensione, offrendo dialogo ai sindacati, dicendo che li “ascolterà”: “il governo non decide per decreto”, ha promesso. Ma i sindacati, scrive la stampa, non si fidano.

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