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Spagna: tensione Barcellona-Airbnb su affitti ‘illegali’

Spagna: tensione Barcellona-Airbnb su affitti 'illegali' (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Cresce la tensione fra il comune di Barcellona guidato dal sindaco Ada Colau, eletta con Podemos, e la piattaforma Airbnb dopo che negli ultimi giorni sono emersi numerosi casi di appartamenti turistici affittati in condizioni definite ‘illegali’.

La vicesindaco Janet Sanz ha denunciato oggi come emblematico il caso di un ex-dirigente di Airbnb che per anni ha affittato illegalmente un appartamento nella Ciutat Velha di Barcellona di cui era formalmente inquilino, senza il consenso del proprietario. Sanz ha definito il caso “grave e allarmante”, affermando che “la piattaforma ha valicato tutti i limiti”.

Nei giorni scorsi la stampa catalana ha reso pubblico il caso di una donna, proprietaria di un appartamento nel centro, che era stata costretta a riaffittarlo attraverso Airbnb dopo avere constatato che il suo ‘inquilino’ lo subaffittava ai turisti. Dopo essere cosi entrata nel proprio appartamento, la donna aveva immediatamente cambiato le chiavi. Il contratto di affitto vietava tassativamente di subaffittare l’appartamento. Ma le procedure amministrative sono lunghe e spesso favoriscono gli abusi.

Secondo La Vanguardia il fenomeno degli appartamenti turistici illegali si è diffuso a macchia d’olio in tutta la città contribuendo all’esasperazione degli abitanti verso una ‘invasione turistica’ incontrollata. Organizzazioni criminali russe sarebbero attive in questo business illegale, usando principalmente Airbnb per affittare i locali. La vicesindaco ha accusato la piattaforma di “incentivare”gli appartamenti turistici “illegali” proposti senza licenza e ha preannunciato una possibile nuova multa di 600mila euro.

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