Prospettive svizzere in 10 lingue

Spariti reperti inestimabili da Museo egizio

(Keystone-ATS) “Una triste notizia”. Così il neo ministro di stato egiziano per le antichità Zahi Hawass ha comunicato al mondo dal suo colorito sito web la scomparsa di reperti di inestimabile valore dal Museo Egizio del Cairo, trafugati nei giorni della violenza scoppiata durante la rivolta che ha indotto Hosni Mubarak a lasciare il potere.

Si tratta di otto oggetti, di piccole dimensioni, tra cui una statuetta lignea ricoperta in oro del faraone Tutankhamon, portato in spalla da una divinità, e una statuetta della regina Nefertiti che presenta offerte.

Dopo l’assalto al museo, Hawass aveva detto che i reperti più preziosi si erano salvati, “grazie a Dio”, e grazie all’ignoranza dei saccheggiatori “che hanno scambiato il negozio di souvenir per il museo stesso e hanno rubato tutta la finta gioielleria e sono scappati via”. Oggi, invece, la rettifica, dopo la verifica “dell’inventario”.

Il professore di egittologia Abd El Ghany El Shihawy la vede però in maniera diversa. Chi ha approfittato dell’assalto al Museo Egizio del Cairo del 2 febbraio “è un ladro intellettuale”, che sapeva molto bene cosa scegliere, e lo ha fatto con cura. Parlando con l’ANSA, il professore mantiene l’ironia, ma è sconvolto, fino alle lacrime.

“È una perdita incalcolabile. Un dramma. Ci hanno rubato per anni il presente e ora ci tolgono anche il passato, la nostra storia, la nostra eredità culturale”, dice tutto d’un fiato il professore, che insegna all’università ‘6 Ottobrè. Ha appreso da pochi minuti la lista dei reperti: “Pezzi meravigliosi ‘misteriosamente scomparsì – dice – quando Hawass aveva detto pubblicamente e ufficialmente che non era stato rubato nulla. E oggi, invece, viene a dire che si è sbagliato”.

Ma Hawass, che è stato per circa 15 anni segretario generale del Consiglio superiore delle antichità prima di essere ‘promossò con una poltrona nell’ultimo governo dell’era di Hosni Mubarak, “è la piaga dell’Egitto, è la piaga dell’egittologia”, dice il professore.

“È molto strano – considera – che il saccheggiatore che ha ‘rubatò quei pezzi meravigliosi se li sia andati a scegliere, apparentemente con calma, e in sale diverse, su due diversi piani del museo”.

Sostanzialmente, sembra un furto su commissione. El Shihawy fa l’elenco, e sembra quasi che reciti una preghiera. Dal tesoro di Tutankhamon manca anche una statuetta che raffigura il faraone impegnato nella caccia. E poi una statua del faraone ‘ereticò Akhenaton, la testa di una principessa di Amarna, la statuetta di uno scriba di Amarna, 11 statuette in legno e uno scarabeo della principessa Yuya, “assolutamente meraviglioso”.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR