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Spazio: space X, missione riuscita a metà per Falcon 9

(Keystone-ATS) Dopo una serie di tentativi falliti per diverse motivazioni, è riuscito a decollare Falcon 9, il razzo di SpaceX la società di proprietà del patron di Tesla Elon Musk che sta tentando la strada dei viaggi spaziali commerciali.

Sebbene sia riuscito a mettere in orbita un satellite per le telecomunicazioni il razzo ha però fallito, per l’ennesima volta, il previsto atterraggio di rientro in verticale su una nave-drone al largo della Florida.

Falcon 9 è decollato con un ritardo di nove giorni per condizioni meteo avverse, ma anche problemi con il carburante, un’invasione dell’area di sicurezza e vento in quota. Poi ha spiccato il volo questa notte alle 00:35.

Ha rilasciato con successo in orbita geostazionaria il satellite per le telecomunicazioni della società Ses-9, che ha sede a Lussemburgo. “Lancio riuscito, siamo in orbita”, ha annunciato il commentatore della diretta web, John Insprucker. Ed Elon Musk ha twittato: “Raggiunta altitudine 40.600 metri. Grazie a SES Satellites per aver scelto Falcon 9”.

Nella fase di rientro, però, il primo stadio del razzo, alto quasi 70 metri, si è schiantato sulla nave robotica sulla quale doveva atterrare verticalmente. Anche se non è stato possibile assistere a questo momento perché lo streaming in diretta si è interrotto pochi istanti prima, Musk ha poi diffuso su Vine un video in cui si vede il razzo colpire con forza la piattaforma e finire in mare.

È la terza volta che SpaceX non riesce a far atterrare verticalmente il razzo. Ogni Falcon 9 costa circa 60 milioni di dollari e poter far atterrare e riutilizzare anche solo parte del razzo comporterebbe un significativo risparmio per Space X. “Il prossimo volo avrà una sorte migliore”, ha scritto Musk su Twitter.

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