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Spazio alpino: a Mesocco falò contro il raddoppio del San Gottardo

(Keystone-ATS) Una trentina di falò sono stati accesi questa sera su tutto l’arco alpino per sottolineare l’importanza della salvaguardia dell’ambiente. In Svizzera il fuoco è stato acceso fra le mure del castello di Mesocco, in Mesolcina, dall’Iniziativa delle Alpi e dalle associazioni locali Moesano vivibile e Leventina vivibile, che hanno voluto lanciare un monito contro il traffico pesante transalpino, contro il paventato raddoppio del San Gottardo e a favore della borsa dei transiti alpini.

Costruire un secondo tubo fra Airolo e Göschenen porterebbe sicuramente più traffico di transito in tutta l’Europa, scrive l’Iniziativa delle Alpi in un comunicato. Se venisse costruita una seconda galleria l’Unione europea, basandosi sull’Accordo sui trasporti terrestri, potrebbe contestare la restrizione delle due corsie, ritenendola artificiale, e imporre l’utilizzo delle quattro corsie.

Secondo Carlo Lepori, membro del comitato nazionale dell’Iniziativa delle Alpi, con la sua decisione a favore del raddoppio il Consiglio federale “ha rinunciato alla protezione delle Alpi”. Il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia, voluto dal popolo svizzero e sempre riaffermato, pur con continui rinvii, dal parlamento, “viene ora buttato a mare”, sostiene Lepori.

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