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Speranze per Schumi, fuori dal coma e trasferito in clinica Losanna

(Keystone-ATS) Buone notizie per Michael Schumacher. L’ex pilota di Formula 1, è uscito dal coma indotto nel quale si trovava da sei mesi ed ha lasciato l’ospedale di Grenoble, dove era ricoverato in seguito al grave incidente sugli sci alla fine di dicembre. Lo ha annunciato la sua manager, Sabine Kehm. Schumacher è uscito dal coma ed ha lasciato l’University Hospital di Grenoble in Francia per essere trasportato in una clinica di riabilitazione di Losanna.

“Michael ha lasciato Grenoble per continuare il suo lungo periodo di riabilitazione. Non è più in coma. La sua famiglia ringrazia espressamente tutti i medici, infermieri e terapisti a Grenoble, sia i primi soccorritori sulla scena dell’incidente, che hanno fatto un ottimo lavoro in questi mesi”, recita il comunicato.

Ora le condizioni di Schumacher sono considerate abbastanza stabili, e non ha più bisogno dell’aiuto degli specialisti a Grenoble ma può proseguire il lavoro di riabilitazione in una clinica specializzata. Michael Schumacher ha avuto il grave incidente il 29 dicembre 2013 sulle Alpi francesi a Méribel mentre sciava.

Non tutti però concordano con gli ultimi sviluppi. La notizia del risveglio dal coma è accolta, infatti, con scetticismo da Gary Hartstein, medico della F1 dal 2005 al 2012, che dalle colonne del suo blog afferma: “Non è una novità”. Poche settimane fa Hartstein si era detto pessimista sulle possibilità di un risveglio di Schumi.

Nemmeno oggi Hartstein fa marcia indietro: “È ovviamente una buona notizia il fatto che Michael abbia lasciato l’ospedale”, scrive l’ex medico Fia, ma “ci sono un sacco di strutture di riabilitazione che possono gestire pazienti ventilati, quindi questo trasferimento non dice ancora se Michael stia o meno respirando spontaneamente”. Hartstein ricorda poi che già ad aprile la manager Sabine Kehm “ci aveva detto che Michael aveva momenti di risveglio e di coscienza. Dicendo questo, lei ci ha comunicato con un linguaggio quasi clinicamente perfetto che Michael non era più in coma”.

“Ora -continua- ci viene detto con un’aria un po’ trionfale che Michael non è più in coma. Come detto sopra, non è una novità. Non posso fare a meno di pensare che questo sia un uso altamente cinico del linguaggio da parte di chi utilizza la verità per trasmettere un’impressione quasi certamente falsa. Non posso non pensare che, se Michael fosse uscito del tutto dallo stato di minima coscienza che Sabine ci aveva così accuratamente descritto ad aprile, ci avrebbero detto che Michael sta iniziando la riabilitazione, che ha dei problemi ad esprimersi e che lavorerà duramente per stare meglio. Oppure che dovrà nuovamente imparare a camminare, leggere, scrivere. Invece no, ci viene detto quello che già sappiamo e, in pratica, di non aspettarci mai ulteriori aggiornamenti. Tutto ciò mi lascia l’amaro in bocca e un’enorme tristezza per la famiglia di Michael e i suoi fans”.

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